I candidati ragusani si distribuiranno tra licei, istituti tecnici e professionali, con una prevalenza per i primi, come accade nel resto della Sicilia. La provincia di Ragusa, pur essendo tra le più piccole dell’Isola per popolazione scolastica, dimostra un dinamismo importante: più studenti arrivano al traguardo e più scuole si attrezzano per garantire un esame regolare, completo e sicuro.

La prima prova sarà uguale per tutti: sei ore a disposizione per il tema di Italiano. Il giorno dopo, giovedì 19 giugno, si terrà la seconda prova scritta, specifica per ogni indirizzo scolastico. Per alcune sezioni, come Esabac e Esabac techno, è prevista anche una terza prova scritta. Infine, i colloqui orali chiuderanno il percorso, con un’interrogazione multidisciplinare in cui gli studenti dovranno dimostrare maturità, spirito critico e capacità di collegamento tra le materie.

Le commissioni, come da prassi, saranno composte da commissari interni ed esterni, con un presidente esterno a presiedere i lavori. A Ragusa, come nel resto della regione, l’attenzione è massima per garantire correttezza, trasparenza e serenità in un momento tanto atteso quanto temuto dagli studenti.

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