È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Controlli nei ristoranti iblei, sequestrato pesce senza tracciabilità
18 Giu 2020 18:16
Prosegue l’attività di controllo sulla cattura e commercializzazione di prodotto ittico ad opera dei militari della Capitaneria di porto di Pozzallo. Nella mattinata odierna, 18 giugno 2020, durante una operazione pianificata presso i comuni di Vittoria ed Acate, il personale della Guardia costiera di Pozzallo, congiuntamente con i militari del dipendente Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti, hanno effettuato controlli presso i ristoranti e punti vendita della frazioni costiere di Marina di Acate e Scoglitti.
Nel corso degli accertamenti presso uno dei ristoranti sono state rilevate una serie di irregolarità, riconducibili tutte alla violazione delle norme che disciplinano la tracciabilità, ovvero quell’insieme di disposizioni di legge che garantiscono il corretto flusso di informazioni riguardanti i prodotti ittici dal momento della cattura lungo tutta la filiera della commercializzazione, necessari a garantire la massima trasparenza per la tutela della salute del consumatore finale ed il rispetto della conservazione degli stock ittici. Nello specifico, all’interno delle celle frigo dell’attività commerciale soggetta a verifica, sono stati rinvenuti diversi imballaggi contenenti pesce e molluschi di vario genere, congelati, che non riportavano le indicazioni previste in merito alla cattura ed allo stato di conservazione.
Pertanto, ai sensi del combinato disposto dei regolamenti (CE) 1224/2009 e (UE) 404/2011, e del d.lgs. 4/2012, è stato elevato un verbale amministrativo di importo pari a € 1500,00 ed è stato sottoposto a sequestro amministrativo (per la successiva distruzione a carico del trasgressore) il pescato, circa 10 kg, privo di documentazione che ne attestasse la reale provenienza. L’attività odierna rientra in quello che, da sempre, rappresenta uno dei settori di maggior impiego degli uomini della Capitaneria di porto su tutto il territorio che, anche a ridosso dell’imminente inizio della stagione estiva, mantengono alta l’attenzione nella prevenzione e repressione di comportamenti illeciti nella materia della pesca
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