Contrada Zagarone a Scicli isolata dal movimento urbano dei pullman. Vera periferia?

Ci sono più motivi per “servire” l’agglomerato di contrada Zagarone del servizio urbano pubblico con bus che la possano raggiungere con i tempi dedicati, invece, ad altre zone della città di Scicli. C’è l’ufficio di Iblea Acque nei locali del centro di protezione civile, ci sono gli uffici urbanistici del Comune di Scicli, c’è il mercato ortofrutticolo, ci sono una sfilza di opifici artigianali che offrono servizi alla comunità. Ed allora è necessario che il pullman pubblico   faccia qualche fermata, almeno una, proprio in contrada Zagarone.

A sollevare il problema il movimento politico Start Scicli.

“La zona artigianale di Zagarone rappresenta un’importante area produttiva della città con la presenza di officine, aziende artigiane, uffici comunali e, di recente, anche della sede di Iblea Acque e dell’isola ecologica. Quotidianamente la zona ospita lavoratori, utenti e cittadini ma, ad oggi, non è adeguatamente servita dal trasporto pubblico locale, creando disagi a lavoratori e utenti privi di mezzi propri limitando di fatto l’accessibilità all’area. Riteniamo che una o più fermate del trasporto pubblico consentirebbe di migliorare significativamente la possibilità di raggiungere la zona artigianale che, tra l’altro, rappresenta oramai un luogo importante anche per svolgere attività di jogging e lunghe passeggiate all’aperto – affermano gli startini – l’istituzione di nuove fermate del bus faciliterebbe l’accesso ai servizi presenti nell’area migliorandone anche la sicurezza stradale e la qualità della vita per lavoratori, cittadini e utenti degli uffici comunali”.

E l’Amministrazione Marino?

Il sindaco dice di essere pronto a proporre la questione alla ditta appaltatrice del servizio, la Sais. “E’ nostro impegno affrontare l’argomento con la ditta che gestisce il servizio in città e nelle borgate – afferma il primo cittadino – la zona è facilmente ed agevolmente raggiungibile con le auto e le persone ricorrono a questo servizio che offre molta autonomia nei momenti. Ma nulla vieta che si possa parlare della questione con la ditta che assicura al nostro Comune il servizio pubblico di pullman”.

Foto: repertorio

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