CONTESTATA UNA SORTA DI “CORTINA FUMOGENA” ATTORNO AL BANDO

Il Partito Democratico chiederà un dibattito in Consiglio comunale e l’istituzione di una Commissione di indagine sul “bando fantasma”, l’avviso per l’attribuzione di trentanove posizioni per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani socialmente svantaggiati non reso noto dall’Amministrazione comunale fino alla denuncia pubblica da parte degli stessi democratici. E’ la novità che si registra dopo la presa di posizione del PDL a seguito della quale il PD contesta agli avversari la creazione di una cortina fumogena funzionale a non fare chiarezza sulla mancata indicazione del termine di apertura per la presentazione delle istanze di partecipazione, la mancata definizione del soggetto legittimato a certificare lo stato di disagio del candidato e sul criterio di attribuzione del progetto alla società privata che lo gestirà.

“La delicatezza dell’argomento – dichiara il segretario del PD Gianni Stornello – e il fatto che a parlarne sia il partito che ha un ruolo guida nell’Amministrazione della Città avrebbero richiesto un piglio più responsabile, non velenoso e portatore di maggiore chiarezza su tutta la questione. Ed invece il PDL, con toni politici prediluviani, alza fumo con il chiaro intento di non far capire di cosa stiamo parlando. Prima di tutto – precisa Stornello – si sappia che quando e se tacere lo decide il PD, senza chiedere permesso ad alcuno, men che meno agli apprendisti dirigenti del PDL locale i quali farebbero bene a guardare al loro interno e ai loro assessori sulla “disinformazione” sul progetto “Perché no?”. Prima della nostra denuncia del fatto all’opinione pubblica e al Prefetto e della presentazione dell’interrogazione dei nostri consiglieri Muraglie e Roccuzzo di esso – puntualizza il segretario democratico – non sapevano nulla buona parte della giunta, gli uffici comunali, e la cittadinanza. Tanto è vero che, dopo le lavate di capo da parte del sindaco e i concitati conciliaboli di inizio settimana, è stato diffuso l’avviso pubblico, sono apparsi i manifesti stampati in tutta fretta, sono stati informati gli uffici che, tra l’altro, sono stati “declassati” a mero sportello della società privata che gestisce il progetto”.

“I dirigenti locali del PDL – aggiungono i consiglieri comunali Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo – avrebbero fatto bene a stendere un velo pietoso su tutta la vicenda o tuttalpiù chiedere a certi loro alleati le notizie sul “bando fantasma”, tale perché nella mente di chi lo ha concepito c’era la chiara intenzione di farne un uso strettamente personale. Non crediamo sia un caso il fatto che, solo dopo poche ore dall’affissione dei manifesti, il numero massimo di posizioni disponibili sia stato ampiamente raggiunto. Circostanza – chiariscono i due consiglieri comunali – che alimenta i nostri dubbi e le nostre perplessità sulla mancata indicazione del termine di apertura per la presentazione delle istanze di partecipazione, la mancata definizione del soggetto legittimato a certificare lo stato di disagio del candidato, il criterio di attribuzione del progetto alla società privata che lo gestirà ad Ispica. Ad essi il PDL non ha saputo rispondere e ci auguriamo rispondano il sindaco, con il riscontro ufficiale alla nostra interrogazione, la seduta del Consiglio comunale che chiederemo sull’argomento e la Commissione di indagine che riteniamo necessario sia istituita per la trasparenza e il rispetto dei giovani che non hanno la fortuna di essere amici degli amici e che hanno il pieno diritto di accedere a tutte le opportunità di formazione e di lavoro”.

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