Con le spalle al muro, ma con il fuoco dentro: Virtus, ora o mai più

Non è tempo di resa. La Virtus Ragusa, sotto 0-2 nella serie playoff contro il Golfo Piombino, si prepara a giocare la partita della vita davanti al proprio pubblico. Domani sera, alle 20.30, il PalaPadua si trasformerà in una bolgia per gara-3, un crocevia decisivo che può riaprire i giochi o scrivere la parola fine sulla stagione.

Il coach Massimo Di Gregorio non si nasconde: “Era dura già da prima, ora lo è ancora di più. Ma intendiamo giocarci ogni possesso, ogni minuto, ogni singolo pallone. Fino alla fine.”

Piombino ha messo il piede sull’acceleratore nei primi due episodi della serie, soprattutto nei terzi quarti, dove la Virtus ha subito parziali pesanti dettati da palle perse e difesa troppo tenera. “Non è una questione fisica – precisa Di Gregorio – ma mentale. Bisogna tenere alta la tensione emotiva, valorizzare ogni azione offensiva e ritrovare le nostre regole.”

I ragusani sanno che non c’è più margine d’errore. Domani serviranno lucidità, intensità e, soprattutto, l’energia del pubblico. “Il PalaPadua può diventare la nostra arma in più – sottolinea il tecnico – Abbiamo bisogno di sentire che la città è con noi. Insieme possiamo ribaltare l’inerzia.”

La sfida sarà arbitrata dai fischietti romani Giorgio Silvestri e Leonardo Marcelli e trasmessa in diretta streaming su LNP Pass. Se la Virtus riuscisse a portare a casa Gara-3, l’eventuale Gara-4 si giocherà domenica ancora in casa. Per la “bella”, invece, si tornerebbe in Toscana.

Intanto, all’orizzonte, si profila anche lo spettro del play-out tra le perdenti delle due serie parallele: al momento Cassino e Crema sono sull’1-1.

Ma adesso, per Ragusa, conta una sola cosa: vincere domani. Per orgoglio, per la maglia, per una stagione che merita di non finire così.

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