Computer rubati, restituiti: succede nella scuola “Vittorini” di Sampieri

La “gioia” di riavere il maltolto in un servizio, quale l’insegnamento, fondamentale per la crescita dei ragazzi. Consegnati stamattina, nella sede della scuola Elio Vittorini” di via Medusa a Sampieri, due computer in dotazione alle Lim le lavagne interattive multimediali, utilizzate in aula per le lezioni. Attrezzature che erano state rubate nello scorso mese di novembre. Le indagini dei carabinieri, con l’esame delle immagini della video sorveglianza, si erano concluse con l’individuazione dell’autore del gesto e con il recupero dei due computer. La consegna è stata possibile dopo l’atto di dissequestro da parte della magistratura iblea.

Oggi presenti al momento di consegna il sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa Emanuele Ferdinando Vadalà, il capitano Achille Curcio, comandante del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Modica, il tenente Rosolino D’Amico comandante della Tenenza carabinieri di Scicli ed alcuni militari dell’Arma. Ad accoglierli la dirigente scolastica dell’Istituto “Elio Vittorini”, Marisa Cannata, che ha voluto coinvolgere alunni, insegnati e soprattutto le famiglie nella cerimonia di consegna. Per Sampieri, piccola frazione balneare di Scicli, è stata festa grande. Commovente il momento dell’accoglienza con il canto dell’Inno di Mameli da parte gli piccoli alunni ad inizio del momento.

La dirigente scolastica del “Vittorini” Marisa Cannata:

“Per la comunità di Sampieri è stato un momento particolarmente sentito. Sappiamo che queste realtà sono periferiche ma non marginali. C’è proprio da riflettere sulla necessità di maggiori attenzioni per queste piccole comunità rispetto ai centri più grandi poichè il rischio del vuoto istituzionale nei centri minori è più alto. Con tutto quello che comporta in ambito sociale. Sappiamo tutti che dove c’è un vuoto istituzionale facilmente qualcuno può approfittare di portare avanti idee dannose per la comunità. Abbiamo voluto, proprio per questo motivo, che fossero i militari a consegnare le attrezzature recuperate. Un grazie corale dalla scuola, dalle famiglie e dalla comunità di Sampieri per quanto è stato fatto dai carabinieri e dalla magistratura.

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