Comiso, rubato l’albero di Natale della comunità di San Giuseppe: un gesto che ferisce la città

Non è il valore economico a rendere grave quanto accaduto, ma il suo significato simbolico. A Comiso, la notte appena trascorsa, è stato rubato l’albero di Natale realizzato con cura e amore dalla comunità di San Giuseppe, un segno semplice ma autentico dello spirito natalizio che, in questi giorni, dovrebbe unire e non dividere.

A denunciare pubblicamente l’episodio è stata la collega Laura Incremona, che attraverso una foto e parole dure ha dato voce, sui social, allo sconcerto di tanti cittadini. Un gesto che ha colpito nel profondo non solo la comunità parrocchiale, ma l’intera città, perché quell’albero non apparteneva a qualcuno in particolare: era di tutti.

L’albero era il frutto di un lavoro collettivo, di tempo donato, di attenzione e partecipazione. Portarlo via significa cancellare, anche solo per un attimo, il senso di condivisione che il Natale rappresenta. Non importa quale sia stata la motivazione: bisogno (di un albero di Natale!), bravata o mancanza di rispetto. In ogni caso, nessuna giustificazione regge di fronte a un gesto che ferisce la sensibilità di un’intera comunità.

Se si è trattato di una difficoltà economica e quindi della irrefrenabile voglia di avere un albero come simbolo delle feste, la comunità di San Giuseppe, come tante realtà solidali del territorio, non avrebbe negato un aiuto. Se è stata una goliardata, è giusto dirlo chiaramente che non ha fatto ridere nessuno. Se invece è stato un atto di dissacrazione dei simboli natalizi, resta comunque un gesto deprecabile.

Il Natale non è solo una festa religiosa, ma anche un momento di incontro, rispetto e fraternità. Nessuno è obbligato a condividerne il significato spirituale, ma tutti sono chiamati a rispettarne i simboli, soprattutto quando nascono dal lavoro volontario di una comunità che agisce per il bene comune.

Restituire l’albero al suo posto sarebbe un primo, semplice gesto per rimediare a quanto accaduto. Sarebbe un segnale di responsabilità e maturità, più forte di qualsiasi scusa, un piccolissimo miracolo di Natale, chissà…..

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