COME SI UTILIZZANO I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO

E’ necessario fare chiarezza su 118, Asp e medici addetti per capire come l’evolizione di tutto il servizio debba avvenire esattamento come è stato progettato e spiegato ai giornalisti ragusani nel corso di una conferenza stampa all’Ordine dei medici nei giorni scorsi e come  è stato indicato nel corso di quella riunione ndi cui Ragusa Oggi ha dato ampia diffusione.

Partiamo con i medici del 118: sono medici che in primis devono lavorare, secondo contratto, sull’ambulanza MSA e sul PTE senza alcuna distinzione.

Oggi si assiste ad una sorta di sfruttamento da parte di alcune Asp in quanto utilizzati nei pronto soccorsi come ad esempio a Comiso Scicli e Modica. Essi infatti alla firma di accettazione dell’incarico hanno  firmato anche l’accettazione del lavoro in pronto soccorso in attesa dell’apertura  di un Pte (vedi ad esempio Scicli) a volte non avvenuta perché l’apertura di un simile presidio comporta automaticamente la chiusura  del Pronto Soccorso .

I medici quindi non si sono mai ribellati nonostante lnon abbiano una adeguata copertura assicurativa per i trasporti ad esempio interospedalieri di degent iche effettuano illegalmente  a completamento delle ore di servizio (168 ore che non riescono mai a completare), ma soprattutto sul fatto che secondo il  contratto , le ore di pronto soccorso vanno effettuate oltre le 168 ore dopo contrattazione locale, e soprattutto non possono essere eseguite da soli ma sempre in doppio con un collega titolare pur in piena autonomia di responsabilità e firma.

Ciò che è successo ad un degente a Scicli al  di la della responsabilità professionale, è frutto anche di diversi fattori: questi pronto soccorsi “ a metà” , in cui in determinati orari si chiudono le attività più importanti quali le radiologie i laboratori analisi ed in cui non si è supportati da consulenze veloci o si è supportati da consulenze a distanza, risultano quantomeno pericolosi sia per gli utenti che per gli stessi sanitari che vi lavorano. Non esistono strutture a metà perché non esistono patologie  che rispettano gli orari diurni piuttosto che quelli notturni.

La malattia non è uno scherzo e non si può scherzare manovrando pedine solo per coprire esigenze di servizio. Inoltre questa copertura di Pronto soccorso viene pagata dai soldi destinati al 118 (quindi comunque un risparmio per l’ASP7), senza che il territorio venga coperto dal top dell’assistenza sanitaria extraospedaliera , cioè l’ambulanza MSA.

Che cosa sarebbe successo se il malcapitato degente di Scicli fosse stato stato trasportato a Modica o meglio ancora a Ragusa sotto protezione di un Medico 118?…non si può sapere madi certo avremmo dato più chances ad un soggetto giovane come quello!!!

Inoltre ci domandiamo andando verso l’estate….può essere che ancora un territorio che va da Sampieri a Playa Grande ed oltre, debba rimanere senza copertura del vero 118 sul territorio?

L’asp, il 118 ed i medic interessati devono i8ncontrarsi e stilare un programma di lavoro che ponga a tischio minmo se non nullo la loro meritoria attività di assistenza sanitaria in emergenza.

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