Classifica qualità della vita, Ragusa risale 7 posizioni e apre al 73esimo posto le province del Sud

Risale posizioni, ben 7, Ragusa nell’annuale e attesa classifica de Il Sole 24. La classifica, diffusa stamani, vede il capoluogo ibleo al 73esimo posto, dunque a poco più di metà classifica, ma con un recupero di alcuni importanti parametri. L’aspetto più importante, che sottolinea il quotidiano economico, è che è proprio Ragusa ad aprire la classifica delle province del Sud Italia. In pratica è la città dove si vive meglio, almeno per la qualifica di quest’anno, rispetto a tutte le province della Sicilia, della Calabria, della Campania.

La classifica viene redatta tramite 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree(«Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero»), riferiti all’ultimo anno appena trascorso. Primo posto in classifica per Milano che da città del cemento si è nel corso dei decenni trasformata trovando un impulso straordinario nella recente Expo. Il ritorno ai quartieri e ad una dimensione più umana, ha completamente cambiato la grande città che, pur restando una metropoli dal forte carattere europeo, ha abbracciato il valore del green. È Milano infatti la vincitrice dell’indagine 2018 sulla vivibilità delle province italiane, giunta alla 29° edizione.

Smog, traffico e scarsa sicurezza potrebbero far pensare che la prima classificata non si meriti il podio. Ma i dati, messi in graduatoria su base provinciale, dicono il contrario. Il capoluogo lombardo trascina con sé le altre le province della regione, tutte in miglioramento, ad eccezione di Sondrio e Como. Nella top ten si confermano anche le province dell’arco alpino: miscelando i parametri, da quelli legati alla «Ricchezza e consumi» a quelli di «Cultura e tempo libero», anche quest’anno Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento restano nella parte alta della classifica delle città più vivibili. Più in generale è il Triveneto a popolare le prime trenta posizioni. Solo Venezia e Rovigo si piazzano poco dopo, rispettivamente al 34° e al 58° posto. In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia, ultima per durata media dei processi e registra anche una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani.

È la quarta volta che compare sul fondo, circondata da numerose province del Sud. Per incontrare una provincia della punta dello Stivale bisogna infatti scendere fino alla 73ª posizione dove c’è Ragusa. Solo dopo si trovano le altre siciliane, calabresi, lucane e campane. Quattro province pugliesi, poi, scivolano tra le ultime dieci (Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Taranto e Foggia). In controtendenza – nella performance rispetto all’anno scorso – solo Lecce, che sale di 12 posizioni al 92° posto, e Bari che guadagna nove posizioni. Si piazzano nella parte bassa (-18 posizioni) anche Enna e Crotone.

 

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