Cioccolato di Modica: settimane cruciali per il prossimo Consorzio Igp, attesa la modifica dello statuto ai decreti ministeriali sulla filiera

Le aziende produttrici certificate di cioccolato di Modica saranno chiamate, nel mese di marzo, alla modifica dell’attuale statuto del Consorzio, per consentire gli adempimenti previsti dai decreti di riconoscimento della filiera, decidendo di perdurare o far decadere l’attuale organismo di rappresentanza. E’ stato questo il passaggio più importante comunicato nella conferenza stampa convocata dai vertici del Consorzio che rappresenta il prodotto simbolo della città, alla presenza del sindaco.

“Il percorso della modifica statutaria – ha sostenuto il direttore del consorzio, Nino Scivoletto -, è stato possibile a partire dal 10 agosto scorso, data in cui l’allora ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha approvato le direttrici lungo le quali potere procedere, come le percentuali di rappresentanza dei produttori all’interno dell’organismo di tutela.”
Scivoletto è ottimista sulla tempistica che porterà alla composizione del Consorzio Igp, acronimo di Indicazione geografica tipica, alla quale oggi aderiscono 16 aziende, più altre sette che, senza farne parte, producono “cioccolato di Modica” con relativo bollino della Zecca dello Stato.

Ci sarà senz’altro da superare un altro scoglio. Riguarda la modifica al disciplinare di produzione, chiesta da alcuni soci. “Con l’attribuzione ufficiale della tutela Igp -ha continuato Scivoletto – il Consorzio potrà, tra l’altro, nominare altri ispettori che dovranno vigilare su chi si appropria indebitamente del marchio cioccolato di Modica, soprattutto nelle piattaforme digitali di vendita come Amazon e Alibaba.” In questo momento, la repressione spetta al Nas dei carabinieri e al Nucleo repressioni frodi della Guardia di Finanza.

In ballo, nel buon nome del primo cioccolato a ricevere il riconoscimento europeo, c’è una fetta dell’economia cittadina. Nel 2020, nonostante le restrizioni per la pandemia e, dunque, senza poter contare sulle presenze turistiche, secondo i dati del Consorzio sono state vendute oltre 2,3 milioni di barrette certificate Igp, quasi 300 mila in più rispetto al 2019, l’anno in cui al cioccolato, nel mese di marzo, venne attribuito il marchio comunitario. Sul totale delle vendite del prodotto confezionato si registra un +20,02%.

Una risorsa economica che andrà sempre di più aiutata nelle scelte di marketing. “Con l’Igp non si potrà più tornare indietro” ha chiarito il sindaco. Ignazio Abbate ha ricordato la presenza di Modica e del suo cioccolato al prossimo Expo di Dubai (1° ottobre 2021-31 marzo 2022) e la prossima attivazione in città di un Its (Istituto tecnico superiore) in collaborazione con l’Università di Messina, scuola post diploma che formerà i nuovi giovani cioccolatieri, insieme all’Istituto Alberghiero e alla Scuola Superiore Euroform, già attivi. Abbate, stavolta in qualità di presidente del Gal “Terra Barocca” ha assicurato somme a fondo perduto utili all’acquisto di macchinari, confezionamento strategico e nascita di nuove imprese.

Anche l’attuale presidente del Consorzio, Salvatore Peluso, guarda al futuro. “Penso a borse di studio per gli allievi più meritevoli che usciranno dai percorsi formativi sul cioccolato, con permanenze all’estero – ha spiegato -. Non siamo chiusi a riccio, i giovani modicani che sceglieranno di fare il cioccolato dovranno detenere una formazione di alto livello, in modo da potere contribuire alle esigenze di mercato delle aziende”.

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