Cinghiali, temete: anche a novembre vi spareranno a vista

Neppure novembre darà tregua ai cinghiali che scorrazzano tra le campagne iblee.
Il Dipartimento regionale Sviluppo rurale e territoriale di Ragusa ha infatti deciso di prolungare le operazioni di depopolamento dei suidi selvatici — in parole povere, gli abbattimenti e le catture dei cinghiali — per tutto il mese di novembre 2025. Una decisione che si inserisce nel Piano regionale d’interventi urgenti (PRIU Sicilia 2022-2026), volto a ridurre la presenza, ormai fuori controllo, di questi animali nelle campagne e perfino alle porte delle città.

Le segnalazioni di danni e incursioni non si contano più: orti devastati, recinzioni divelte, pascoli distrutti e, in diversi casi, incidenti stradali sfiorati o evitati per un soffio.
Ecco perché la Regione ha scelto la linea dura: si continuerà a sparare anche a novembre, ma sempre nel rispetto di regole molto precise, per evitare rischi ai cittadini e garantire un’attività controllata.

Le giornate autorizzate saranno cinque: 1, 8, 15, 22 e 29 novembre.
Gli interventi potranno svolgersi solo in due fasce orarie:

  • all’alba, da un’ora prima fino a mezz’ora dopo il sorgere del sole;
  • al tramonto, da mezz’ora prima fino a due ore dopo il calare del sole.
    Negli altri giorni e orari, le doppiette dovranno restare a casa.

L’attività riguarderà tutte le aree rurali della provincia, comprese zone demaniali e aree protette, di norma escluse dalla caccia. A condurre le operazioni saranno coadiutori esperti e autorizzati, iscritti in un elenco aggiornato che comprende solo chi ha effettivamente operato negli ultimi mesi.
Un modo, spiegano dagli uffici regionali, per garantire la presenza di personale qualificato e attivo, in grado di intervenire in modo sicuro ed efficace.

Le forze dell’ordine e i Comuni vigileranno sulle operazioni, potendo in ogni momento chiedere ai coadiutori di mostrare documenti di autorizzazione e responsabilità.

L’obiettivo è chiaro: ridurre una popolazione selvatica ormai esplosiva, che mette a rischio l’agricoltura, la sicurezza stradale e l’equilibrio ambientale.
Un problema che, nel Ragusano come in altre province siciliane, si è trasformato in una vera emergenza.

Insomma, per i cinghiali non sarà un novembre tranquillo.
Le campagne iblee restano sorvegliate speciali, e stavolta — almeno fino alla fine del mese — le doppiette avranno il via libera. La foto che accompagna questo articolo è generata con AI

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