CI ATTENDE UN ANNO CRITICO MA ALCUNI ACCORGIMENTI POSSONO SERVIRE

L’anno che verrà, secondo il segretario dell’Ust Cisl di Ragusa. “Il 2012 – dice Enzo Romeo – si presenta come un anno critico, segnato dalla drammatica situazione politico-sociale. Ci attendono una serie di importanti sfide. Quelle principali sono strettamente legate al mantenimento dei livelli di protezione sociale, alle azioni di politiche attive del lavoro, all’avvio delle infrastrutture”. Per la Cisl, su ogni livello di interlocuzione c’è bisogno di sviluppare strategie specifiche di intervento. “A livello locale – chiarisce Romeo – l’impegno comune deve essere rivolto all’avvio della concertazione sociale con gli enti territoriali finalizzata al mantenimento, nella predisposizione dei bilanci di previsione, delle spese sociali pari alla media di quanto appostato negli ultimi tre esercizi; e con l’Asp per una compiuta attuazione della legge regionale n. 5 del 2009. Occorre, inoltre, puntare alla creazione di un osservatorio tra organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali ed istituzioni orientato a monitorare la manodopera che il mercato del lavoro locale espelle e contemporaneamente le esigenze dei profili professionali che il mercato stesso invece richiede. Stiamo parlando di un osservatorio da rendere operativo con la dovuta ed appropriata formazione. Inoltre, occorre sostegno e partecipazione all’azione e alle iniziative portate avanti dal tavolo provinciale dello sviluppo e del lavoro istituito in seno alla Camera di commercio di Ragusa”.

L’altro livello su cui deve essere appuntata l’attenzione riguarda i Governi nazionale e regionale. Per il 2012 dovranno essere concretizzate una serie di richieste. Quali? “Per quanto riguarda le politiche occupazionali – aggiunge il segretario Romeo – l’auspicio è che proseguano nella direzione di agevolare l’assunzione giovanile e femminile accennata da alcuni timidi provvedimenti assunti dal Governo nazionale quali le agevolazioni contributive concesse a chi assumeva donne e giovani sotto i 35 anni.

Chiederemo anche l’accelerazione nella fase di avviamento delle opere infrastrutturali che il territorio ibleo attende da tempo, capaci di favorire l’occupazione ed il miglioramento della viabilità idonea a ridurre il gap nei costi di gestione sostenuti dalle nostre aziende. Occorre, altresì, una rivisitazione della materia riguardante gli ammortizzatori sociali idonei ad un reale sostegno nella fase di accesso al beneficio sociale di una maggiore fascia di lavoratori e contemporaneamente utile ad accompagnare i lavoratori stessi nella fase di formazione necessaria ad acquisire le competenze idonee richieste da nuova occupazione.

E’ indispensabile, inoltre, la rimodulazione, da parte della Regione Sicilia, dei fondi europei attraverso l’azzeramento dei numerosi e frammentati bandi indirizzando le risorse su quattro direttrici: fiscalità di vantaggio, agevolazione dell’occupazione giovanile, infrastrutture per il territorio che comprendano investimenti anche nel campo della banda larga, misure anticrisi di protezione sociale. Ecco il 2012 potrà assumere un altro indirizzo, rispetto a quello paventato, se buona parte di questa ricetta troverà applicazione”. 

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