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CHIARAMONTE GULFI: LA “SERIAL CROOK” COLPISCE ANCORA
26 Gen 2013 09:43
Grazie alle notizia apparsa sulla stampa il 15 gennaio scorso relativamente alla signora bionda che aveva raggirato una suora di un monastero chiaramontano, i Carabinieri della locale Stazione hanno potuto accertare che la pregiudicata catanese cl. 71, il 15 dicembre 2012, dopo essersi presentata presso il Monastero di Chiaramonte Gulfi chiedendo di conferire con una sorella, riuscendo a convincerla a consegnarle 500 euro con la promessa di restituirli, si era recata presso un’altra chiesa del Comune ibleo, dove riusciva ad incontrare il parroco con il quale metteva in scena la stessa farsa. Infatti anche a lui raccontava di essere stata fermata e contravvenzionata per mancanza della copertura assicurativa da una pattuglia delle Forze dell’Ordine, motivo per il quale aveva assoluto bisogno di una somma pari a 600 euro per sottoscriverne una nuova e portarla in visione al primo ufficio di polizia. Anche in questo caso la donna aveva tenuto un tono di voce pacato, facendo spesso riferimento alla carità di Cristo, riuscendo in finale a convincere il prete a farsi consegnare “solo” 100 euro, promettendo che avrebbe restituito la somma all’arrivo del prossimo stipendio. Ricevuta la somma, lasciava anche a lui appuntato su un bigliettino un numero di cellulare dove contattarla (lo stesso della suora di Chiaramonte). Il parroco, dopo aver appreso dai giornali e telegiornali locali circa la truffa scoperta dai Carabinieri di Chiaramonte Gulfi, decideva di denunciare il tutto al Comandante della Stazione Maresciallo Alberto Bruno, recandosi in caserma e riconoscenza nella fotografia la sua truffatrice, la quale veniva nuovamente deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
Nel frattempo, una signora bolognese, intestataria del numero di cellulare appuntato su un fogliettino dalla truffatrice sia alla suora che al prete, ha contattato i Carabinieri di Chiaramonte facendo presente di aver ricevuto un’altra telefonata da un prete che le chiedeva insistentemente di restituirle i soldi che le aveva prestato. Sono attualmente in corso indagini per cercare di localizzare la zona in cui è stata commessa questa nuova truffa attivando i colleghi del luogo. La signora bolognese si è messa a disposizione dei Carabinieri di Chiaramonte Gulfi, promettendo che li contatterà ogniqualvolta verrà a conoscenza di una nuova situazione.
Infine, i militari di Chiaramonte Gulfi sono stati contatti anche da un altro paio di Stazioni CC della provincia iblea ed etnea per tentare di effettuare altri riconoscimenti per simili truffe.
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