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CHE FINE HANNO FATTO I PROVENTI DELLA TASSA DEL TURISMO A RAGUSA?
01 Dic 2012 11:51
Con il mese di dicembre si conclude il primo semestre “sperimentale” durante il quale il Comune di Ragusa ha attivato la tassa di soggiorno che ha previsto il versamento di un euro per ciascuna notte di permanenza dei turisti nelle strutture ricettive. I conti finali devono essere ancora svolti ma solo nei mesi di luglio, agosto e settembre il Comune pare abbia ricavato da questa nuova tassa circa 250 mila euro. Queste somme, come previsto dall’Amministrazione, sarebbero dovuti servire alla creazione di servizi per migliorare e valorizzare la fruizione della nostra città proprio in favore dei turisti. Finora non c’è stato nulla di tutto ciò ed anzi chiedendo informalmente agli uffici comunali, non si hanno risposte chiare. Tanto per uscir fuori di metafora, sembra proprio che questi fondi siano praticamente finiti nel calderone composto dai mille capitoli del bilancio comunale. Altro che servizi in favore dei turisti, così come era stato promesso. Piuttosto queste somme sarebbero servite a pagare altro, risorse distolte per altre finalità che, ancorché legittime, lontane dalle motivazioni per le quali è nata la tassa. Se ciò dovesse corrispondere alla realtà, allora non ci si può fermare solo prenderne atto o a dire l’avevamo detto. Se il Comune di Ragusa pensa che la tassa di soggiorno possa essere usata indiscriminatamente, allora si sbaglia di grosso. Il Consorzio Ibleo per il Turismo, che raggruppa le principali strutture turistiche presenti sul territorio ibleo per un totale di 800 posti letto, lancia dunque una proposta che serve a salvaguardare l’uso della tassa. Ieri stesso il cda dell’organismo si è riunito urgentemente per discutere e analizzare la vicenda. Le imprese turistiche aderenti al Consorzio stanno pensando di continuare a raccogliere la tassa, seguendo dunque la norma, ma intendono provocatoriamente non versarla al Comune ma all’interno di un nuovo conto corrente bancario che servirà proprio per finanziare i servizi per i turisti. Non è possibile andare avanti in questo modo mentre anche sindacati e associazioni di categoria del mondo del turismo restano stranamente silenti – spiegano dal cda del Consorzio Ibleo per il Turismo – Noi lavoriamo con le nostre risorse per creare pacchetti di soggiorno e per promuoverci anche in Italia e all’estero, vedi le ultime esperienze a Rimini e Lugano. Di contro il Comune, unilateralmente, ha deciso di usare come ha creduto, non certo offrendo servizi per i turisti, gli introiti provenienti dalla tassa di soggiorno nata proprio per i servizi per i turisti. Avevamo, anche nei tavoli istituzionali, manifestato le nostre preoccupazioni. Purtroppo avevamo ragione. A questo punto siamo costretti a presentare proposte alternative. Quella che vogliamo attuare è la creazione di un conto corrente dove inserire i proventi della tassa per evitare, come è accaduto, che qualcuno al Comune scappi con la cassa”.
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