Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
“C’ERA UNA VOLTA PUNTA SECCA”
20 Lug 2011 14:49
Ero appena in fasce, agli inizi degli anni 50, quando cominciai a trascorrere con la mia famiglia le prime estati a Punta Secca. A quell’epoca, e a seguire, fino agli anni 70, era una borgata di pescatori, anticamente denominata “ Capo Scalambri”. Aveva l’aspetto di un piccolo agglomerato di casupole di pietra grigia quasi adagiato su un terrapieno di sabbia e di scogli, per nulla dissimile da un eremo di assoluta distensione fisica e morale, come i “ suggestivi e piccoli eden terreni” che sono ormai in via di estinzione. Su di essa svettava, come sempre, un maestoso faro di intonaci, bianco, che sembrava eretto quasi a protezione di un meraviglioso paesaggio marino, dal fascino singolare. Tuttavia quella fiera lanterna del borgo è rimasta l’unica vestigia di un’epoca aurea andata , che, suo malgrado, non è riuscita a tutelarlo dalla violenza perpetrata ai suoi danni dalla mano dell’uomo, in nome di un “progresso” che , a volte definirei paranoico. Personalmente sono sempre legato affettivamente a Punta Secca, unitamente ad altri amici e cittadini che, come me, continuano entusiasti a frequentarla nei mesi estivi, anche se, nel contempo ne soffriamo tristemente lo stato di vessazione, e a volte di degrado, cui viene sottoposta senza scrupoli. Le componenti negative che hanno determinato l’involuzione di Punta Secca sono molteplici; esse sono annoverabili nel filone che ormai ha travolto inesorabilmente tutti i centri urbani della penisola: edilizia selvaggia, disordine e caos urbano, inciviltà di alcuni cittadini, a corto di principi di socialità e di pubblica igiene. Potrei ancora dilungarmi a iosa, ma non sarei per niente originale, in quanto su questi argomenti sono state fatte già migliaia di relazioni da cronisti più autorevoli di me. In questa cronaca semplice il mio intento è quello di unirmi sentitamente alla nobile iniziativa promossa da molti cittadini di Punta Secca, rappresentati dalla lodevole intraprendenza della signora dottoressa Susy Lo Presti. Ella ha infatti presentato nei giorni scorsi al signor sindaco di S. Croce Camerina e alla sua giunta una corposa petizione, nella quale si richiedono vivamente e tempestivamente alcune concrete delibere, finalizzate alla risoluzione del quasi secolare e penoso problema del caos urbano imperante nel centro storico della borgata. Sono certo che il comune di Santa Croce C.na con a capo il primo cittadino, conoscendone la sensibilità, si farà parte interessata sull’argomento in oggetto, che speriamo sia il primo di una lunga serie in prospettiva futura.
A tal proposito mi permetto umilmente di dare allo stesso Ente qualche consiglio su provvedimenti amministrativi razionali e costruttivi. In primo luogo suggerirei allo stesso di diffondere, attraverso organi qualificati, la vera cultura locale, valorizzando opportunamente le bellezze e gli angoli storici interni e attigui alla borgata (non ne mancano di certo), magari tralasciando provvisoriamente di attribuire eccessiva importanza a personaggi televisivi da tempo esageratamente incensati (n.d.r. Montalbano) quasi come eroi nazionali, che alla fine rimangono solo un’esperienza olografica, ma scarsamente universale, e perciò culturalmente poco elevata. Infine penso che,,soprattutto nel mese di agosto, sarebbe indispensabile da parte delle autorità competenti, una vigilanza più severa sulla borgata, assicurandone la vivibilità, sanzionando opportunamente sia i trasgressori del traffico urbano, quanto quelli della convivenza civile. W Punta Secca
© Riproduzione riservata