Cento Passi per la Sicilia, in tantissimi anche a Ragusa per l’apertura della campagna elettorale

Un bagno di folla l’apertura della campagna elettorale della lista di “Claudio Fava Presidente – Cento passi per la Sicilia”.
Nessuno voleva mancare all’appuntamento di apertura di una nuova e bellissima esperienza elettorale che vede la Sinistra tutta unità insieme al civismo impegno partecipare a una competizione così importane per la Sicilia e per i siciliani.
I posti tutti occupati, nell’auditorium della Camera di Commercio, qualcuno ha dovuto accontentarsi delle scale, pur di essere presente.
Erano tutti lì i Candidati, emozionati per la riuscita della manifestazione, ma anche per il significato che questo appuntamento elettorale rappresenta.
Nessun rituale solo parole di grande impegno sono scaturite da questa lista unita e coesa.
Il sen. Gianni Battaglia ha avuto il compito di aprire i lavori della manifestazione e all’avv. Cesare Borrometi ha presentato uno a uno i candidati della lista in rigoroso ordine alfabetico, raccontando brevemente la storia di ognuno. Storie di coerenza e impegno.
*Francesco Aiello, Giovanni Distefano, Resi Iurato e Salvatore Poidomani, tutti bravissimi, nei loro interventi a riscaldare i cuori dei presenti e capaci di infondere quella speranza di cui tutti hanno bisogno perché segnati da un’esperienza di governo che ha ulteriormente affossato la Sicilia.*
Significativo l’intervento di Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, che ha voluto far sentire la vicinanza di Art. 1 MDP nazionale ai Siciliani che vogliono cambiare perché non si rassegnano.
«*Nei vostri volti vedo la forza e sento il calore che caratterizza questa splendida terra che ha bisogno di essere governata da donne e uomini per bene. La Sinistra, i valori della sinistra cambieranno la Sicilia. In bocca al lupo**».*
Infine l’atteso intervento del candidato Presidente. Fava ha parlato di tutto evidenziando le contraddizioni delle altre liste, a partire dai candidati.
Ha sottolineato come in questa campagna elettorale sia difficile un confronto sui programmi visto che i candidati Cancelleri e Musumeci non si presentano agli appuntamenti. «Una situazione sgradevole perché non è una mancanza di rispetto nei miei confronti ma nei confronti degli elettori, ai quali parlano soltanto in condizioni protette, tra amici, a porte chiuse e che nessun altro abbia una domanda insolente da fare».
Il candidato Micari: «un’autentica candidatura “civica” nel segno del rispetto ai poteri forti siciliani. Un anticipo di ciò che sarebbe la sua presidenza»
L’affondo lo ha rivolto al governo Crocetta alla sua “rivoluzione”, che rivoluzione non è stata. «*Crocetta e la sua giunta regionale sono il segno del vecchio ma indomito potere che ha mortificato e impoverito la Sicilia. Questa terra va liberata dai finti rivoluzionari, dai furbi e dai bugiardi, qualunque sia il partito che li propone*.»
«*Dobbiamo parlare un linguaggio chiaro e semplice ai siciliani* – ha proseguito Fava – entusiasmando la platea – *offrendo una strada nuova, alternativa. Ci vuole aria fresca. Noi non siamo qui per testimoniare – *ha esordito,* infine, ma per vincere. Quelli che oggi ci stanno sostenendo, lo fanno non per convenienza ma per coerenza*».
Un standing ovation ha salutato il candidato alla presidenza Claudio Fava.

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