Molti associano il loro volto alle vacanze estive, al sole che illumina Marina di Modica e al movimento dei mesi più caldi. Per altri, invece, sono un punto di riferimento imprescindibile della frazione marinara modicana anche quando arriva l’inverno, le strade si fanno silenziose e il mare cambia colore. Sono Giovanna, Jole e Veronica: le […]
Cavi penzolanti che si stagliano nel centro storico di Modica. Ci sarà un tavolo tecnico per trovare una soluzione
03 Mar 2022 16:25
Palazzi storici di Modica “deturpati” da una rete di cavi che si stagliano sulle facciate nel cuore del centro storico. E c’è chi ha a cuore questo problema, ovvero un gruppo di liberi cittadini promotori di “Modica Immaginando il futuro”:
“L’avvio dei cantieri per il rifacimento delle facciate nel centro storico – affermano gli appartenenti al gruppo – lasciava presagire che, finalmente, anche a Modica si cominciasse ad interrare i cavi elettrici, sempre più invasivi sotto i balconi o sulle austere facciate dei palazzi barocchi: visioni poco piacevoli per una città a vocazione turistica. E c’è anche da considerare – proseguono – l’aspetto sanitario in quanto si discute ancora se questi cavi possano essere causa di inquinamento elettromagnetico. In effetti sarebbe stato utile e lungimirante utilizzare i vari “bonus” o i fondi del PNRR per tutelare la bellezza dei centri storici”.
Il problema riguarda, ovviamente, l’intero Val di Noto dove si registrano già segnalazioni alla magistratura in riferimento a lavori Enel particolarmente invasivi. Della vicenda è stata investita anche la Soprintendenza a proposito di un palazzo storico di Ispica sulla cui facciata l’Enel avrebbe collocato nuovi cavi elettrici.
Dopo aver lanciato un appello, il gruppo oggi da sapere di aver trovato una buona interlocuzione.
“In merito al recente dibattito relativo alla necessità di interramento dei cavi elettrici che attualmente infestano le pareti e le facciate di buona parte del patrimonio edilizio modicano, il gruppo Modica immaginando il futuro esprime soddisfazione per la soluzione rapidamente individuata della creazione di un tavolo tecnico che veda coinvolte le istituzioni competenti. Quotidianamente constatiamo ripetuti lavori di demolizione e rifacimento di marciapiedi e manti stradali di cui non si conoscono le motivazioni e che iniziano e terminano senza alcun coordinamento.
Quale migliore occasione per iniziare a pensare ad una Modica più bella e più attenta alla salute dei propri cittadini? Come asserito dal Soprintendente dr. De Marco la cosa più importante è iniziare un percorso virtuoso, grazie all’interessamento di amministratori capaci ed interessati al bene della propria città. Peraltro già in passato i cittadini modicani, grazie ad una presa di coscienza, ad una propria sviluppata sensibilità estetica ed al suo elevato grado culturale hanno rapidamente eliminato l’alluminio anodizzato che infestava gran parte della città e che fino a 30 anni fa sembrava un problema irrisolvibile.
Oggi si propone un tema ancora più ampio quale l’interramento di ogni cavo esterno che riguarda senz’altro l’aspetto esteriore della città ed il riappropriarsi di un ruolo di guida che storicamente spetta a Modica nel territorio della contea, anche per diventare turisticamente appetibile, base di ogni famiglia in visita nel nostro territorio e non più il luogo “mordi e fuggi” più volte esecrato. Ma ancora più importante è la tutela della salute e la sicurezza dei cittadini e dei visitatori”.
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it