Cassì in controtendenza: “A Ragusa spiagge aperte la notte di San Lorenzo e Ferragosto”

“Dopo attenta valutazione dei pro e dei contro di un provvedimento di interdizione dell’accesso alle spiagge nelle notti di San Lorenzo e di Ferragosto, abbiamo ritenuto che, a precise condizioni, sia meglio consentirne la fruizione”.

Esordisce così il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, in un suo post su facebook. Per il sindaco ragusano, non c’è pericolo, se si rispettano alcune precise condizioni e, a differenza di tutti gli altri sindaci che hanno i comuni affacciati sul mare, non intende chiudere l’accesso alle spiagge in ore serali durante le giornate del 10 agosto e del 14.

“Riteniamo infatti che impedire l’ingresso nelle spiagge per evitare il rischio di assembramenti possa avere l’effetto opposto, spingendo i ragazzi a ritrovarsi nei lungomari, nelle piazze e nei locali, dove è ancor più complesso, per ragioni di spazio, rispettare i limiti del distanziamento.
Irreale credere che, chiudendo gli arenili, giovani e meno giovani, ragusani e turisti, decidano di evitare di andare in giro con gli amici.

In altri termini, consentire l’accesso alle spiagge vuol dire aumentare, e di parecchio, lo spazio fruibile e conseguentemente ridurre, almeno in teoria, il rischio di ammucchiate, che in spazi più angusti sarebbe inevitabile.
Non ci saranno però sconti sul rispetto delle prescrizioni anticontagio, prima tra tutti l’obbligo del distanziamento e l’uso delle mascherine.

Non ci saranno sconti nemmeno sui divieti di accendere falò o montare tende.
Già diverse ore prima di sera, personale addetto della Polizia Municipale e della Protezione Civile, con il supporto di associazioni di volontari dotati di specifica autorizzazione, presidieranno tutti gli accessi alle spiagge libere ed impediranno l’ingresso di legna, tende o altro materiale non idoneo.

L’amministrazione potrà contare anche sul supporto delle Forze dell’Ordine durante tutta la notte, pronte a sanzionare duramente chi sgarra, ma è chiaro che tutti dovranno collaborare, in un momento in cui si assiste a una crescita della curva dei contagi: i ragazzi devono rispettare le regole e i genitori aiutarli a comprendere che non siamo ancora fuori pericolo”.

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