CASO SPAMPINATO. VITTIMA DIMENTICATA E IL DOVERE DELLA MEMORIA

Il vice coordinatore regionale del Dipartimento Giovani Italia dei Valori Sicilia, Vito LaTerra, intende ricordare così l’anniversario dell’assassinio del giornalista ragusano Giovanni Spampinato:

A quasi 40 anni di distanza da una delle pagine più nere della cronaca ragusana, ricordiamo con ammirazione Giovanni Spampinato, un giovane che ha pagato con la vita la ricerca della verità”. Giovanni fece del giornalismo di inchiesta, oltre che un lavoro,  una ragione di impegno sociale e quando si trovò solo a scrivere notizie scomode non fuggì di fronte al pericolo, come non fuggirono, in condizioni simili, gli altri giornalisti uccisi in Sicilia in quegli anni, come ad esempio Mauro De Mauro, Mario Francese, Giuseppe Fava, Giuseppe Alfano. Tanti anni sono passati- continua l’esponente IdV- ma  la soggezione e la sudditanza sono ancora presenti in tanti giornalisti onesti e coraggiosi. Non a caso, il recente voto alla Camera di Pdl e Lega sulla legge bavaglio, più che un attentato all’articolo 21 della Costituzione, fornisce una panoramica chiara di come questo Governo voglia mortificare, isolare e zittire quei giornalisti che, come Giovanni Spampinato, hanno il coraggio di scrivere ciò che le logiche di potere censurano. Il miglior modo – conclude LaTerra – in cui i giovani possano tener vivo giorno dopo giorno l’esempio di  Giovanni Spampinato è proseguire, da cittadini, l’opera di ricerca costante della verità., esserne affamati e non sentirsi mai troppo sazi.

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