Caso Modica, Palmira Mancuso di Più Europa: “Il fenomeno Abbate preoccupa. E’ allarme democratico”

Di un vero e proprio caso Modica parla +Europa che in una nota a firma di Palmira Mancuso della Direzione nazionale, evidenzia una certa allerta in città riguardo alla gestione della cosa pubblica da parte del Comune, che è stato commissariato nel maggio 2022 a causa delle dimissioni dell’allora sindaco Ignazio Abbate. Abbate, attualmente presidente della Commissione Affari Istituzionali e vicepresidente del gruppo parlamentare della Nuova DC di Totò Cuffaro.

La nota evidenzia che molti modicani si sono rivolti alla magistratura presentando alcuni esposti, per chiedere chiarimenti su alcuni fatti specifici, lamentando come Abbate abbia utilizzato il suo ruolo di Sindaco come strumento di consolidamento del suo potere politico.

I cittadini avrebbero anche segnalato anomalie in diversi appalti pubblici durante il mandato di Abbate, in una sorta di uso privato della cosa pubblica in un sistema in grado di autotutelarsi. Palmira Mancuso denuncia il fatto che alcuni esponenti della giunta “decaduta” continuano a recarsi nel Palazzo Comunale per affiancare la Commissaria.

Più Europa sta raccogliendo le preoccupazioni di chi, anche attraverso la stampa, ha denunciato “affidamenti o appalti ‘telefonici’, nel senso che una telefonata, sia divenuta titolo amministrativo di legittimazione. Denuncia ancora un totale arbitrio di provvedimenti e di spesa come nel caso degli interventi dovuti agli effetti dell’alluvione di settembre e ottobre 2021, ed evidenzia la necessità di una lente di ingrandimento sui contributi erogati alle imprese in seguito alla pandemia. In attesa di pronunciamenti ufficiali, Più Europa, afferma la Mancuso, continuerà a monitorare la situazione e ad agire per tutelare la democrazia e la trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

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