Casalinga si separa dal marito, lui la dovrà risarcire per il lavoro svolto con 200mila euro

Venticinque anni a fianco del marito, ad accudire le due figlie, gestire la casa, a dare una mano al compagno di una vita nella gestione di una catena di palestre e alla fine? Nulla. Tutto intestato al marito, lei senza un lavoro e senza risorse personali. Eppure i beni accumulati in 25 anni ammonterebbero a circa 6 milioni di euro, sono tutti intestati a lui, la coppia è il regime di separazione dei beni, e l’ex marito, ha entrate mensili che superano i 3.000 euro.

Una storia come tante, forse troppe. Il finale riconosce il lavoro della ex moglie. La donna che si chiama Ivana Moral, oggi 48 enne, dovrà essere risarcita dall’ex marito: 204.624 euro come ricompensa per i lavori domestici svolti durante i 25 anni di matrimonio. La storia viene raccontata dalla giornalista dell’AGI, Ivana Pisciotta. Cinque anni fa, la donna si è rivolta alla avvocatessa Marta Fuentes: era spaventata e impotente, due figlie, nessun patrimonio, nessun reddito, nessuna esperienza professionale e “senza sapere quali diritti le spettassero nella sua situazione”. Già perché a pensarci bene, quel patrimonio aveva contribuito anche lei a “realizzarlo”. E il Tribunale lo riconosce: “La sentenza riconosce che la tua vita vale qualcosa, che il tuo lavoro e il tuo sostegno valgono qualcosa, che essere nell’ombra ha un valore e un prezzo ed è stato quantificato”, ha detto l’avvocatessa Fuentes. La sentenza però può essere impugnata e l’ex marito ha già annunciato l’intenzione di farlo.

UNA SENTENZA VISTA COME UN RICONOSCIMENTO

Intanto Ivana Moral, che vive a Vélez-Málaga da alcuni anni, è “felicissima” perché la sentenza è “un riconoscimento” dopo oltre due decenni passati ad aiutare il marito nella sua attività e a prendersi cura della famiglia e della casa, “un’iniezione di fiducia” dal punto di vista economico riporta l’AGI, ma soprattutto come “una vittoria morale”, e non solo per il suo lavoro da casalinga, ma anche per l’attività in palestra: la donna aveva studiato per diventare istruttrice ma non aveva ricevuto alcuno stipendio né era stata messa in regola con i contributi. Il Tribunale intanto ha stabilito il risarcimento di oltre 200mila euro oltre a una pensione mensile di 500 euro per due anni. Poi si vedrà.

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