Carenza d’acqua a Scicli: la causa forse in una frana vicino la sorgente Salto di Lepre

Una frana in prossimità della sorgente Salto di Lepre, sul torrente Modica-Scicli, avrebbe danneggiato la canalizzazione dell’acqua verso il centro abitato della città. E’ una delle ipotesi che sarebbe venuta fuori oggi nell’ambito di un lavoro di ricerca del possibile guasto che ha messo in sofferenza il centro storico di Scicli dove l’acqua non arriva secondo i programmi quotidiani di erogazione. Le prove eseguite dalla ditta Buscema, su incarico dell’ente Comune in questi giorni di emergenza, con strumentazioni sofisticate come sonde sotterranee e georadar, hanno portato alla individuazione di una rete obsoleta al quartiere Stradanuova in prossimità di via Simeto dove sarebbero state scoperte delle perdite consistenti di acqua. Una rete non molto estesa che potrebbe essere rivista interamente per evitare ulteriori altri disservizi. La sorgente Salto di Lepre, intanto, è costantemente monitorata anche perchè c’è da capire se l’intera quantità di acqua sorgiva proveniente da essa viene indirizzata al serbatoio del Rosario e da qui distribuita nel centro abitato.

Individuato il danno ma si invita all’uso parsimonioso dell’acqua potabile.

Sia il pozzo Manenti che alimenta il villaggio Jungi che il serbatoio San Matteo, dopo il collasso registrato in concomitanza con l’alluvione del 9 e 10 febbraio scorsi, sono stati riattivati e riescono a garantire l’erogazione nei due terzi della città. Rimane il serbatoio del Rosario che alimenta il centro storico. Qui si deve capire se dalla sorgente di Salto di Lepre arriva o no quell’acqua necessaria per alimentare il centro storico della città ovvero se la carenza idrica lamentata da alcuni giorni sia legata a delle perdite non ancora interamente scoperte nonostante l’incessante lavoro di indagine sotterranea. Da tenere in conto l’esistenza di condutture datate nel tempo che dovrebbero essere sostituite con un’opera di rifacimento della rete idrica del centro storico della città.

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