Camere Commercio: colpo di scena. Ragusa e Siracusa potrebbero essere scorporate da Catania

Storica sentenza della  Corte Costituzionale in merito alle legge di riforma delle Camere di Commercio.

E’ stata infatti dichiarata  incostituzionale da Consulta quella parte della legge di riforma delle Camere di Commercio (cosidetta riforma MADIA), in cui prevede che il rapporto con le Regioni deve essere sancito da un  semplice parere  e non da una intesa.

La Corte Costituzionale di fatto congela la riforma delle Camere di Commercio, in quanto “queste svolgono compiti che esigono una disciplina omogenea in ambito nazionale e non compongono un arcipelago di entità separate, ma costituiscono i terminali  di un sistema unico di dimensioni nazionali”.

Quindi per la Consulta è necessaria l’intesa tra  Stato e Regioni. Intesa  che invece non si è verificata così come sollevato da alcune Regioni quali Liguria ,Lombardia ,Puglia,Toscana i cui ricorsi sono stati accorpati  e discussi insieme.

La posizione assunta dalla Consulta è  tra l’altro contenuta   in un   ricoro al TAR di Catania promosso dalla Associazione Terrotorio di Siracusa, ricorso  questo ancora non  discusso, cosi come quello sulla regolarità di alcune procedure adottate nella fase di accorpamento.

La sentenza depositata il 13/12/2017 congela, dunque, quanto previsto dal decreto “Calenda” sugli accorpamenti e lascia aperta la porta ad un diverso assetto del Sistema Camerale.

Dopo  l’approvazione  della legge Madia , che assegnava precise linee guida diverse da quelle fino allora vigenti ,il Consiglio Camerale della Camera di Siracusa aveva votato la revoca dall’accorpamento con Catania e deliberato l’adesione ai nuovi parametri, volontà disattesa nei passaggi successivi.

La sentenza della Consulta apre nuovi scenari che sono  in linea con la visione del nuovo Governo Regionale che non vuole perdere la opportunità di una ulteriore Camera in Sicilia , Siracusa – Ragusa , e quindi ha scritto al Ministero che darà la propria intesa alla Riforma a condizione che  in Sicilia siano cinque le Camere e non quattro come ora, cosi come indirizza la stessa legge Madia.

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