CAMBIA LA FIDUCIA NEI MEZZI D’INFORMAZIONE NAZIONALI

Cresce la fiducia degli italiani nel Tg de La7 e in Sky Tg 24, male invece i telegiornali di Rai e Mediaset che hanno perso “appeal”. In particolare il Tg1 ha un grado di fiducia pari al 53 per cento, con 10 punti in meno dello scorso anno e ben 16 punti di scarto rispetto al 2007. Il Tg5 si attesta invece al 49 per cento: nel 2009 era al 58. Questi sono alcuni dei dati emersi da un sondaggio realizzato dall’istituto Demos Coop a proposito dei programmi di informazione, condotto nel periodo 18 – 22 ottobre 2010.

Secondo il rilevamento, più di 8 italiani su 10 si informano tramite la televisione e tramite i canali nazionali. Tra i telegiornali, i più apprezzati in assoluto sono le edizioni regionali della Rai. Bene il Tg3, il cui consenso è al 63 per cento. In forte ascesa il TgLa7 di Enrico Mentana (dal 34 al 45% negli ultimi 3 anni), così come l’informazione su Sky e Rai News 24 (che hanno fatto registrare una crescita rispettivamente di 13 e 17 punti percentuali). Probabilmente dietro questo successo c’è la considerazione che siano notiziari meno “schierati” politicamente.

Per quanto riguarda, invece, i programmi di approfondimento, Ballarò è considerata la trasmissione più affidabile (53,2%), seguita da Report (48,4%) e Annozero (46,8%); anche i programmi di La7, Otto e mezzo e L’infedele, sono cresciuti nell’ultimo anno, mentre Porta a Porta e Matrix hanno perso per strada qualche punto.

Interessante, infine, il dato sul conflitto d’interessi. Alla domanda: “Il presidente del consiglio è anche proprietario di Mediaset, secondo lei questa situazione danneggia la libertà d’informazione in Italia?” la percentuale dei sì è del 55.4, in crescita rispetto gli anni precedenti di oltre un punto. Stesso trend per la domanda successiva: “E condiziona l’andamento della politica?”, alla quale ben il 62% degli intervistati ha risposto affermativamente. Le risposte sono state analizzate anche dal punto di vista dell’orientamento politico e, come ci si poteva aspettare, il divario è enorme se si confrontano le risposte degli elettori Pdl (hanno confermato il problema riguardo al conflitto d’interessi il 24,7%) con quelle degli appartenenti al Movimento cinque stelle di Grillo (con un fronte dei sì pari al 96%). (Laura Curella)

Il sondaggio completo è visibile consultando il sito www.demos.it

 

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