BUSCEMA E MINARDO PD ED MPA SEPARATI IN CASA

I matrimonialisti più presenti nelle televisioni concordano sulla teoria secondo la quale la peggiore soluzione che si possa dare alla consumazione dei matrimoni male assortiti è quella di “SEPARARSI IN CASA”. Infatti, anche la possibilità del rapporto civile ed il senso di responsabilità nei confronti dei figli incolpevoli, vengono pregiudicati dalla occasione quotidiana, determinata dalla vicinanza, di indulgere ai motivi di tensione che hanno sopraffatto i motivi dell’unione. Avevamo, tempo fa, tanto tempo fa, sottolineato che il matrimonio tra due forze politiche (PD e MPA) che si erano presentate al corpo elettorale con due candidati Sindaci e due programmi diversi, era sin dalle origini male assortito ed avevamo definito l’attuale coalizione di governo “IBRIDA”. Facili profeti?  O testimoni delle tensioni che fra le maggiori forze politiche, oggi alleate, si erano già manifestate nella precedente legislatura quando una parte (il MPA) era presente con i suoi più prestigiosi rappresentanti nella maggioranza di centro destra e la sinistra stava all’opposizione?  Le fibrillazioni sono recenti, oppure hanno caratterizzato la difficoltà dei rapporti tra chi è insofferente nei confronti del MPA giudicato prevaricatore e, di contro, nei confronti  di chi pretendeva (la forza politica di appartenenza) che il Sindaco Buscema governasse con il piglio e la determinazione di RE SOLE in ragione della sua ineguagliabile autorevolezza e capacità politica? Evidentemente il MPA non ha mai creduto allo slogan della campagna elettorale del candidato Buscema, quello che testualmente recitava: “… la città in mani sicure”. L’unica cosa di cui oggi siamo in parecchi ad essere convinti è che le uniche certezze sono le prevaricazioni del Sindaco e del suo Assessore prediletto, le entrate a gamba tesa anche nelle attribuzioni del consiglio comunale, l’esproprio della rappresentatività avanti altre istituzioni del Presidente del Consiglio, etc. Il buon Garofalo tollera ed a volte ingoia bocconi amari, l’Avvocato Scarso scalpita e tal volta fa sentire alta non solo la sua voce imperiosa, ma anche il peso politico del gruppo che rappresenta. Questa volta non possiamo che dargli ragione: non sarebbe, infatti, grave in se il ritardo nell’approvazione degli strumenti finanziari se non corrispondesse alla disattenzione del reboante impegno assunto dal Sindaco e dall’Assessore al Bilancio che li avrebbero approvati entro dicembre 2009 definendoli il vero “BANCO DI PROVA”, con ciò volendo dimostrare di dare un segno di discontinuità rispetto al passato e la loro capacità di giungere al risanamento strutturale. Adesso l’alchimista Assessore Sammito si spinge ancora più avanti e dice: “… presto ci saranno gradite sorprese, il miracolo del bilancio perfettamente in pareggio, la continuazione del risanamento e la capacità di dare risposte adeguate alle esigenze della città”.Dobbiamo augurarci un vera e propria rivoluzione copernicana quanto alle risposte alle esigenze, perché ad oggi non ci sono state neanche quelle alle domande più elementari dei cittadini, neanche a quelle che non costavano nulla! Recuperando il concetto iniziale, non possiamo non dare il consiglio, anche se non richiesto dagli attuali alleati della maggioranza “… affunciati …” , di riesaminare in modo radicale la loro condizione di separati in casa, appassionati ed innamorati come prima o separandosi ed interrompendo una convivenza, contrassegnata dalle incompatibilità, dalle tensioni, dai mal di pancia etc., che ricade purtroppo sui figli, cioè gli incolpevoli cittadini Modicani!

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