Bruca, peschereccio liberato dopo dieci giorni: ora si teme l’inquinamento

Poco dopo le 11 di oggi si sono concluse le delicate operazioni di disincaglio del motore e della chiglia del peschereccio rimasto intrappolato per dieci giorni tra i massi di un braccio frangiflutto a Bruca, frazione marinara di Scicli.

L’annuncio è arrivato dal sindaco Mario Marino: la ditta specializzata di Siracusa incaricata dall’armatore ha completato l’intervento sotto la supervisione della Capitaneria di Porto di Pozzallo, della Protezione Civile comunale e provinciale, dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Arpa.

Non è però ancora il momento di abbassare la guardia. Sono in corso approfondite analisi sulle acque e sulla sabbia per escludere rischi di inquinamento da idrocarburi, a causa di possibili sversamenti di carburante durante il lungo periodo di incaglio.

Resta in vigore l’ordinanza sindacale che vietata la balneazione nel tratto di mare interessato, in attesa dei risultati ufficiali dei controlli ambientali.

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