Boom di presenze a Ibla Buskers. Ieri sera conclusione in festa

*RAGUSA –* Ibla Buskers ha regalato nuovamente a Ragusa Ibla un fine settimana da ricordare. Migliaia le persone che hanno raggiunto il borgo barocco, chi a piedi e chi sfruttando il servizio di bus navetta, pronte a trascorrere serate all’insegna dello spettacolo di strada. Gli artisti infatti, dislocati tra numerose piazze, strade, cortili e auditorium del quartiere di Ibla, hanno dato vita ognuno alle proprie performance ricevendo scroscianti applausi. Il programma, disponibile in numerosissime copie negli stand della manifestazione, ha previsto tanti spettacoli differenti in varie location differenti. Si va dalla centralissima piazza Duomo al meno conosciuto quartiere della Giudecca che si sviluppa intorno alla chiesa dell’Annunziata. L’idea affettiva di questa XXIV° edizione è infatti quella di rivitalizzare questa zona una volta un ghetto ebraico, proponendo tour guidati per conoscerne i racconti, e spettacoli in zone di Ragusa Ibla che non sempre ricevono le attenzioni che si meritano. In quest’ottica è stata un successo la collaborazione con l’Università di Lingue di Ragusa Ibla che ha permesso di sfruttare, come palco naturale per gli show, lo spazio all’aperto interno della facoltà, il cortile Santa Teresa. Non sono mancate altre novità tra le quali ha riscontrato un piacevole consenso la “Kermesse” finale. Frequentatissimo il Polo Pola Social Club, allestito come sempre in piazza Pola, punto nevralgico per informazioni, per i prodotti di artigianato di qualità, per i gadget del festival e per aperitivi doc preparati all’interno di un van colorato frutto di una collaborazione con Aperol. Non è mancato il cibo con panini gourmet cucinati dalle sapienti mani dei cuochi all’interno degli stand sparsi un po’ per tutta Ragusa Ibla. Conclusione in bellezza con il “Gala dei saluti” all’ex Distretto militare di Ragusa Ibla. Uno spettacolo da non perdere in cui tuti gli artisti hanno presentato i migliori cinque minuti del proprio repertorio per festeggiare ancora una volta insieme l’arte come strumento di integrazione tra popoli e culture differenti.
foto di Federica Vero

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