Bonus psicologo: cos’è e a chi è destinato

Negli ultimi anni, anche in seguito al malessere causato dalla pandemia, la salute mentale è diventata un argomento molto discusso. In tanti hanno quindi accolto con soddisfazione l’approvazione del cosiddetto “bonus psicologo”. La misura, che era stata precedentemente bocciata, è stata poi inserita nel decreto Milleproroghe e ha ricevuto a febbraio il via libera dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera. Vediamo ciò che si sa al momento riguardo al bonus, in attesa delle informazioni più dettagliate che dovrebbero arrivare a breve con il decreto attuativo.

L’emendamento approvato nella notte del 17 febbraio prevede uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro. Di questi, 10 milioni saranno impiegati nel potenziamento delle strutture sanitarie, e i rimanenti 10 saranno dedicati ai voucher per coprire le spese iniziali di un percorso di terapia. L’importo del bonus potrà arrivare fino a un massimo di 600 euro a persona ed è riservato a chi abbia un Isee familiare inferiore a 50mila euro. Si prevede che ne potranno beneficiare circa 16mila cittadini.

Al momento, l’unico requisito sembra dunque essere quello riguardante l’Isee. Non ci sono invece indicazioni riguardo a limiti di età per accedere al voucher. Nel documento approvato si legge che si potrà ottenere il bonus per supporto psicologico anche in assenza di una diagnosi di disturbi mentali. La cifra di 600 euro costituirà un rimborso parziale su spese per sessioni di psicoterapia, ed è stata calcolata su una tariffa minima di 50 euro per dodici sedute. È importante notare che si fa riferimento a sedute presso professionisti regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti, e non quindi a un supporto informale da psicologi non specializzati. Il voucher dovrebbe quindi essere valido anche per un percorso di psicoterapia online, a patto di rivolgersi a servizi come Serenis che impiegano esclusivamente psicoterapeuti specializzati. Questa opzione potrebbe essere conveniente, dato il prezzo per seduta leggermente più basso della terapia in rete.

Per ora non è ancora chiaro in che modo fare domanda per accedere al bonus psicologo, ma una delle opzioni potrebbe essere farne richiesta tramite il medico di base.

L’importanza di misure per la salute mentale

L’emergenza sanitaria ha causato un aumento dei disagi psicologici e delle relative richieste di supporto da parte di molti cittadini. Uno studio della rivista scientifica The Lancet ha rilevato un aumento dei casi di depressione del 28%, e del 26% per quanto riguarda l’ansia. Le richieste di aiuto in Italia hanno interessato soprattutto giovani e donne, categorie su cui la pandemia ha avuto un impatto particolarmente forte. Una crescente precarietà ha poi costretto molte persone a interrompere un percorso di terapia iniziato in precedenza, mentre altri non hanno potuto iniziarne uno per ragioni economiche. Anche per questo, l’iniziale bocciatura del bonus psicologo aveva incontrato forti critiche, tanto che la misura è stata poi ripresa nel decreto Milleproroghe.

È inoltre importante notare che in Italia l’accesso al sostegno psicologico è ostacolato da una carenza strutturale di professionisti. Per ogni 100mila abitanti, in Europa sono disponibili in media 10,7 psicologi, mentre in Italia solamente 5,3. Con il 50% in meno di professionisti a cui rivolgersi, non sorprende che molte persone facciano fatica a trovare l’assistenza di cui hanno bisogno. Molte delle risorse esistenti si rivolgono poi alla cura di patologie psichiatriche, con una mancanza di attenzione verso la prevenzione e il trattamento di disagi legati al quotidiano. Si perde così l’occasione di intercettare eventuali problemi sul nascere, con il rischio che sfocino in una vera e propria malattia mentale. Il bonus psicologo è dunque un primo passo nella giusta direzione, ed è auspicabile che lo seguano altre misure strutturali in favore della salute mentale di tutti i cittadini.

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