Biometano a Modica: tutti soddisfatti dopo il rinvio deciso dal Tar al 21 Ottobre.

La vicenda impianto  Biometano  da realizzare  in C.da Zimmardo Bellamgna continua a fare discutere, litigare e a far prendere posizioni nonostante la dichiarata volontà di tutti di voler dialogare. Tutte le parti in causa infatti stanno manifestando la loro soddisfazione per quanto deciso dal Tar ieri che ha rinviato il giudizio di merito al 21 Ottobre prossimo. Dichiarazioni di soddisfazione che se pur  lasciano intravedere margini per una risoluzione non giudiziaria della vicenda, dall’altro canto manifestano tutta la tensione che si registra tra le parti in causa.

I responsabili della società Biometano ibleo, la  promotrice della realizzazione dell’impianto di produzione di biometano da scarti dell’agricoltura, immediatamente dopo la decisione del Tar ha emesso una nota nella quale dichiara: “Accogliamo con soddisfazione l’odierna decisione del Tribunale amministrativo di Catania a proposito del ricorso presentato avverso la realizzazione dell’impianto di produzione di biometano nel Comune di Modica, in contrada Bellamagna-Zimmardo. I giudici non hanno sospeso l’autorizzazione come, invece, era stato richiesto dai ricorrenti e hanno rinviato al prossimo 21 ottobre, attraverso la fissazione di un’udienza di merito, ogni determinazione sulla vicenda che, in quell’occasione, sarà risolutiva”.

Stamattina con riferimento alla vicenda Biometano ed alle diverse interpretazioni date dai soggetti a vario titolo coinvolti, il Consorzio Stradale Zimmardo – Bellamagna, che insieme ad altri privati residenti nella zona ha fatto ricorso al T.A.R. Catania per l’annullamento dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di produzione di Biometano rilasciata alla Biometano Ibleo dal Comune di Modica, per il tramite del suo presidente Dott. Corrado Rizzone Favacchio precisa  tuttavia quanto segue: “All’udienza svoltasi ieri 12 febbraio avanti al T.A.R. per l’esame della domanda di sospensione della autorizzazione, il Consorzio e gli altri ricorrenti, difesi dall’Avv. Francesco Stornello, anche alla luce degli impegni pubblicamente assunti dal Sindaco di Modica e dalla Ditta stessa avanti al Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa e d’altronde della complessità delle questioni oggetto del ricorso, hanno proposto alla Biometano Ibleo di soprassedere dall’iniziare i lavori fino alla decisione del ricorso nel merito e contestualmente hanno chiesto al T.A.R. di fissare sollecitamente la relativa udienza.

Sull’accordo delle parti, il T.A.R. ha accolto la richiesta dei ricorrenti e disposto che la causa venga discussa nel merito all’udienza del 21 ottobre prossimo, senza pronunciarsi sulla domanda di sospensiva, alla cui decisione, per effetto di quanto riferito, allo stato i ricorrenti non hanno più alcun interesse.Le altre parti intervenute nel giudizio (Comune di Modica, Comune di Pozzallo ed Associazione Rifiuti Zero) hanno preso atto di quanto deciso, che consente a tutti i soggetti interessati di avere in tempi brevi una decisione risolutiva sull’intera vicenda, senza che nelle more sia modificato e compromesso l’attuale stato dei luoghi e, quindi, l’assetto del territorio”. Una dichiarazione che fa ben comprendere che non sia stata ben accolta la nota di soddisfazione dell’azienda.
Sono intervenuti stamane anche Confcommercio provinciale Ragusa e Confcommercio comprensoriale Modica, Pozzallo, Scicli e Ispica. “La decisione del Tribunale amministrativo – spiegano il presidente provinciale Gianluca Manenti e i presidenti sezionali – ci fa comprendere come la via del dialogo risulti essere sempre quella essenziale per riuscire a concretizzare risultati di un certo spessore. In questo senso, Confcommercio si è posta come un corpo intermedio che si prefigge di interloquire con i territori per uno sviluppo economico sano e leale, senza creare precedenti ma puntando a risoluzioni di un certo tipo per futuri investimenti e, soprattutto, per il benessere sociale.

La decisione del Tar di prolungarsi sino a ottobre apre nuove occasioni di dialogo e ci consente di pensare al futuro per sviluppare percorsi di coerenza progettuale. Ora riteniamo opportuno che tutte le parti in causa possano sedersi attorno allo stesso tavolo per stabilire quale potrà essere la strada migliore da percorrere in vista del prossimo futuro, un futuro che garantisca una certa sostenibilità rispetto alle scelte che si intendono effettuare, nel pieno rispetto dell’attuazione di un percorso concertativo”.

 

 

 

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