AUTENTICI FALSI STORICI DIRAMATI CON DISARMANTE LEGGEREZZA

Da alcuni giorni è iniziato l’ennesimo tam tam dell’ultima “bufala” in ordine di tempo : “Ragusa Provincia autonoma”. Qui dovremmo avere un riconoscimento speciale all’interno di un riconoscimento già speciale della Regione e sulla base di quali specificità “storiche” ? Di Pasquale scrive  :”per le sue risorse economiche, culturali e paesaggistiche”. Incredibile ma vero ! con la mano sinistra  rivendica “autonomia” e  con la mano destra sostiene tutte le multinazionali, dal petrolio all’eolico, per occupare il territorio ed andare contro un piano paesaggistico che invece tutela il “paesaggio”, salvo poi, al bisogno strumentale elettoralistico, porre il paesaggio a base di una rivendicazione impossibile per rendere più speciale ciò che è territorio già riconosciuto, regionalmente,  “a statuto speciale”. Si leggono, nelle dichiarazioni del Sindaco di Ragusa tratte dal documento  del Comune di Ragusa del 21.01.2011, degli autentici falsi storici, diramati con disarmante leggerezza :”La Provincia di Ragusa …. è una realtà comparabile alle stesse caratteristiche che determinarono storicamente la creazione delle regioni a statuto speciale e delle province di Trento e Bolzano, riconosciute tali nella Costituzione”. Ma come diavolo possono passare ed essere scritte queste cose ??? Le ragioni storiche del riconoscimento della specificità del Trentino Alto Adige e delle province autonome di Trento e Bolzano non c’azzeccano nulla con le caratteristiche di Ragusa e quelle province diventarono autonome per un percorso storico e antico di insediamenti e di riconoscimento delle numerose minoranze linguistiche e che durante il regime fascista avevano anche subito le misure nazionalistiche discriminatorie.  Fu grazie al trattato di Parigi sottoscritto da Alcide De Gasperi e Gruber con il sostegno di tutti i Paesi Alleati che si posero le basi per una soluzione civile, democratica e rispettosa dei diritti e delle identità culturali ed etniche degli Italiani e delle minoranze  Tedesca, Austriaca, ecc. La Carta Costituzionale sancì in maniera solenne e formale l’autonomia speciale all’interno dell’Ordinamento nazionale Italiano. Un problema quello dell’Alto Adige che ebbe l’attenzione della Comunità Internazionale al punto che anche successivamente le Nazioni Unite dovettero emanare delle risoluzioni (nel 1947 e nel 1961).  Il riconoscimento delle Regioni a statuto speciale (con procedura Costituzionale) ha allo stesso modo ragioni storiche precise ed  elementari da un punto di vista epistemologico (senza nemmeno scomodare il Diritto) e tali da dover evitare, oggi a Ragusa, la pena di assistere, increduli ed allibiti, a tali passerelle elettorali !!! Ci si stupisce che il Presidente del Consiglio Provinciale (ovviamente il Presidente della Provincia che di Diritto Pubblico ne mastica è stato totalmente assente rispetto a questi riti elettorali) e qualche solitario rappresentante di organizzazione agricola, invece di pensare ai reali e gravi problemi che vive la popolazione Iblea e le categorie che si intendono rappresentare , si prestino ad andare dietro a populismi e comportamenti irresponsabili.

 

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