Aumenti dei costi per l’ingresso al mercato di Vittoria. La preoccupazione di Cna e commissionari ortofrutticoli

Gli aumenti dei prezzi per l’ingresso al mercato ortofrutticolo di Vittoria. La Cna ha lanciato l’allarme per la decisione della “Vittoria mercati” di aumentare i costi per gli ingressi al mercato dei mezzi e per il costo della tessera dell’autista. Il presidente della Fita regionale, Giorgio Stracquadaneo e il coordinatore del settore Imballaggi, Giuseppe Fernandez, hanno fatto sentire la loro voce, spiegando la loro preoccupazione per degli aumenti che rischiano di penalizzare il settore.

Giuseppe Zarba: “L’aggravio economico allontanerà i commercianti dal mercato”

Anche il presidente dei concessionari ortofrutticoli, Giuseppe Zarba, è preoccupato. “Ancora una volta, una decisione presa senza aver consultato la categoria, senza nessun parere della Commissione Mercati. Questa decisione rischia di penalizzare il settore. Gli aumenti, anche se non sono ingenti, sono comunque un segnale pesante. E si rischia che molti commercianti si rivolgano ai magazzini privati, all’esterno del mercato, per evitare di aggravare i costi. Al di là dell’aggravio economico, si rischia di avere ripercussioni pesanti sul fronte della commercializzazione. Ma questo non abbiamo mai potuto dirlo perché nessuno ha chiesto il nostro parere”.

Alessandro Speranza: “Aumenti piccoli, costi inferiori rispetto agli altri mercati”

“La Commissione mercato è stata informata – ribatte il delegato del sindaco per lo sviluppo economico Alessandro Speranza – ma si tratta di aumenti piccoli, per i quali non sembrava necessario convocare una riunione ad hoc. Sono aumenti che lasciano le nostre tariffe molto al di sotto di quelle applicate in altri mercati italiani”.

Alessandro Speranza, già da tre mesi, detiene la delega allo Sviluppo economico e ai mercati. Speranza è consigliere comunale, eletto nella lista “Aiello sindaco”. Ha ereditato queste deleghe dall’ex assessore allo Sviluppo economico Anastasia Licitra, che si è dimessa tre mesi fa. Da tre mesi la giunta vittoriese è monca e composta solo da sei assessori. Inoltre, c’è una sola donna in giunta e l’esecutivo comunale non rispetta – per il momento – la norma regionale che fissa la necessità della cosiddetta “quota rosa”, cioè la presenza di una componente femminile che sia almeno del 30 per cento.

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