È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ATTIVITA’ CARABINIERI SIRACUSA
23 Lug 2016 09:53
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto AGATI Domenico, siracusano, classe 1979, pescatore, con precedenti di polizia per violazioni della normativa sulle armi, poiché individuato quale responsabile del ferimento di un uomo sottoposto agli arresti domiciliari. Nella notte tra il 21 e il 22 luglio l’AGATI si è presentato alla porta d’ingresso di un’abitazione sita in viale Algeri, a volto travisato da casco ed armato di una pistola cal. 7.65; dopo aver suonato, ha atteso che la porta venisse aperta e, avuta al suo cospetto la vittima, le ha dapprima puntato la pistola al viso per poi abbassare l’arma e sparare un colpo che l’ha attinta al ginocchio destro. Compiuta l’azione delittuosa l’AGATI si è dato a repentina fuga a bordo di uno scooter. Immediato l’intervento dei Carabinieri di Siracusa che, in ogni loro componente, hanno avviato una serrata indagine per individuare l’autore del reato, conclusasi favorevolmente giovedì 21 luglio, allorquando l’AGATI è stato rintracciato e tratto in arresto. Per risalire all’identità dell’autore, i Carabinieri si sono basati sulle poche informazioni fornite dalla vittima, che sentita nell’immediatezza del fatto dopo essere stata dimessa dall’Ospedale “Umberto I”, ha dichiarato di non conoscere l’autore del ferimento, fornendo al contempo alcune indicazioni sulla sua corporatura, sui vestiti indossati e sul modello di scooter utilizzato per la fuga. Proprio grazie a questi elementi e ad un minuzioso lavoro di analisi delle telecamere cittadine e private, i Carabinieri di Siracusa sono riusciti ad individuare il tragitto di fuga utilizzato dall’AGATI ed ulteriori dettagli del mezzo, ponendosi alla sua ricerca. Ricerca conclusasi proprio nei pressi di viale Tica, allorquando una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha notato uno scooter somigliante a quello ricercato, parcheggiato dinanzi un esercizio commerciale. L’attenzione dei militari è stata ancor più carpita quando il proprietario dello scooter ha raggiunto il mezzo e, forse per il nervosismo, ha avuto qualche difficoltà a rimetterlo in moto. Condotto in caserma per gli accertamenti, l’AGATI è crollato ammettendo le sue responsabilità e riconducendo il gesto al fatto di voler intimidire l’arrestato domiciliare affinché si attivasse per fargli riottenere un cellulare rubato giorni addietro ad un suo conoscente. Curiosamente, la maglietta utilizzata dall’aggressore e descritta ai Carabinieri dalla vittima è la stessa indossata nella foto della patente di guida con cui l’AGATI è stato generalizzato; su questa maglietta, rinvenuta in casa dell’AGATI, saranno espletate verifiche tecniche, al pari del casco, per accertare i residui di polvere da sparo. Riguardo l’arma utilizzata per il ferimento, l’arrestato ha riferito di essersene liberato subito dopo aver compiuto il gesto gettandola in mare. Le ricerche, nel punto indicato dall’arrestato ed in altri possibili luoghi individuati dai Carabinieri, hanno sinora dato esito negativo. L’AGATI è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio e per detenzione e porto illegale di arma da spar
CASSIBILE (SR). CONTROLLO DEL TERRITORIO:
EVADE DAI DOMICILIARI. ARRESTATO.
I Carabinieri della Stazione di Cassibile hanno tratto in arresto per evasione l’algerino 43enne Chenaf Kammal, sottoposto dal 21 luglio u.s. agli arresti domiciliari per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in quanto trovato in possesso, al termine di una perquisizione domiciliare, di una pianta di canapa indiana di altezza pari ad 80 cm., un bilancino di precisione e diciannove dosi di hashish, per un peso complessivo di grammi 11,50. L’uomo, assente al controllo, è stato rintracciato nei pressi del luogo di lavoro, ove si era recato senza essere autorizzato. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
FRANCOFONTE (SR). DUE ARRESTI IN SEI GIORNI: GIOVANE ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA DOPO AVER COMMESSO LO SCIPPO NEI CONFRONTI DI UN’ANZIANA DONNA .
I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per furto con strappo, Agostino Panarello 25enne di Francofonte, operaio edile, pregiudicato.
Il teatro dell’episodio è nei pressi della banca “credito siciliano” di Francofonte. Nella calma del primo pomeriggio un’ anziana donna, dopo aver prelevato dal bancomat del denaro, si dirige verso casa. Improvvisamente, però, alle spalle le si avvicina un giovane che dopo averle strappato la borsa si allontana correndo. La donna cercava invano di raggiungerlo ma fortunatamente, subito dopo, incrociava la pattuglia dei Carabinieri di Francofonte che effettuava la perlustrazione sul suo territorio. La donna scossa ed agitata riusciva a fornire le indicazioni sulla via di fuga portando i Carabinieri ad una facile svolta investigativa. In qualche minuto, Comandante e militari dell’intero presidio territoriale si ponevano alla ricerca del malvivente che veniva rintracciato e bloccato innanzi la propria abitazione con la borsa della donna che teneva ancora in mano. Dalla successiva visione delle telecamere della zona i militari riuscivano a riscontrare che l’arrestato non aveva agito da solo; difatti con lui c’era un altro complice che è tutt’ora ricercato per il concorso nel furto.
Il Panarello che era uscito dal carcere la scorsa settimana perché al termine di una perquisizione domiciliare veniva tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato nuovamente associato alla casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa. Un colpo finito male grazie al pronto intervento ed alla approfondita conoscenza del territorio dei Carabinieri ma anche grazie all’aiuto della vittima e di qualcuno che per caso si trovava a passare di li assistendo impotente alla scena. La collaborazione tra Forze dell’ordine e cittadinanza è stata preziosa e proficua ed ha permesso alla donna, che ha espresso parole di sincero ringraziamento, di recuperare i suoi risparmi.
I Carabinieri invitano inoltre, tutte le persone anziane a prestare attenzione in ogni circostanza e soprattutto in occasione dei prelievi al Bancomat. Si ricorda che è preferibile delegare qualcuno di fiducia o comunque farsi accompagnare non omettendo mai di guardarsi le spalle.
AVOLA (SR). EVADE DAI DOMICILIARI: ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Nel corso della serata di venerdì 22 luglio, i Carabinieri della Stazione di Avola, impegnati in servizio di perlustrazione sul territorio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione Bellomo Francesco, avolese classe 1985, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia ed attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Erano circa le 21 quando l’uomo ha contattato telefonicamente la Stazione di Avola riferendo di aver accusato un malore e di essere in strada per recarsi in ospedale. I militari, impegnati nei periodici controlli finalizzati a verificare il rispetto degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria, hanno pertanto deciso di recarsi presso il pronto soccorso dell’ospedale G. Di Maria per verificare lo stato di salute dell’uomo. Ivi giunti i Carabinieri hanno constatato che Bellomo non si era mai portato in Ospedale e, pertanto, hanno iniziato le sue ricerche rintracciandolo nel corso della serata nei pressi dell’abitazione della compagna, in violazione della misura cautelare cui è sottoposto.
All’arrivo dei Carabinieri della Stazione di Avola l’uomo non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.
Condotto in caserma, Bellomo Francesco è stato dichiarato in stato di arresto. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto nuovamente presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
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