Arresto del macellaio, in tv parla il capo della Squadra Mobile: “Non ci siamo fermati alla sua versione”

Le novita’ sul caso potrebbero arrivare dall’esame del Dna che e’ stato prelevato, sia all’uomo che alla donna, sabato scorso, durante l’interrogatorio dei due negli uffici della squadra mobile di Ragusa, diretta da Luigi Bianco, quando i riscontri degli investigatori avevano trovato conferma su come si erano svolti i fatti. Quel mercoledi’ 4 novembre, infatti, il macellaio avrebbe ricevuto dalla donna una telefonata che lo invitava a recarsi urgentemente a Modica. Giunto a casa della donna, il negoziante avrebbe trovato l’ex amante con in braccio il bambino appena partorito. La donna glielo avrebbe affidato dicendogli di portarlo in ospedale. L’uomo, pero’, si sarebbe comportato diversamente inscenando il ritrovamento vicino alla sua macelleria, la chiamata di soccorso al 112 e le dichiarazioni rilasciate, sia alle forze dell’ordine che agli organi di informazione che lo hanno intervistato piu’ volte.

Alcune delle cose dette dall’uomo, come ha spiegato il capo della Squadra Mobile ieri pomeriggio in collegamento con Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso, non hanno convinto gli investigatori che hanno continuato le indagini fino alla completa confessione del macellaio che ha raccontato come si sono svolti i fatti affermando anche che la donna non gli aveva mai detto di essere in attesa di un bambino. E sulla base delle dichiarazioni rese dal commerciante, il suo legale, l’avvocato Michele Sbezzi, confermando l’arresto del suo assistito e dell’indagine, ha specificato che non c’e’ stato nessun abbandono di minore perche’ e’ stato lo stesso indagato a chiamare i soccorsi affinche’ il neonato venisse portato in ospedale, assistito e affidato ad un’adozione.

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