ARRESTATI CAMPIONE E CAMMALLERI PER FURTO

 

Campione Francesco, 40 anni pluripregiudicato vittoriese con una sfilza interminabile di condanne per reati contro la persona ed il patrimonio torna ancora una volta in carcere. Non che fosse libero, quando gli Agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale della custodia in carcere, si sono recati presso la sua abitazione dove era già agli arresti domiciliari con la procedura di controllo del “braccialetto elettronico” per i reati di furto aggravato in abitazione, violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale di p.s. con obbligo di soggiorno, resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli (in quell’episodio era andato a rubare in un’altra abitazione in compagnia del figlio minorenne ed era stato arrestato dagli uomini delle Volanti della Polizia).

Ad essere raggiunto dalla misura cautelare anche un altro noto pregiudicato, CAMMALLERI Giuseppe, vittoriese di 38 anni, reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti le sue specialità.

La Polizia di Vittoria, con il costante coordinamento della dr.ssa Valentina BOTTI, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Ragusa ha continuato ad indagare in questi mesi su una serie di delitti consumati a Vittoria, alcuni dal grave allarme sociale ed è addivenuta alla scoperta dei presunti responsabili di un episodio, scoprendone gli autori.

Il riferimento è ad un furto in abitazione consumato nel mese di dicembre scorso che causò un grave danno economico alla vittima.

Le minuziose indagini della Polizia hanno consentito di accertare che CAMPIONE e CAMMALLERI si recarono presso l’appartamento della vittima, dove suonarono il campanello e accertato che al momento non c’era nessuno in casa, si allontanavano, poi ritornavano, scavalcavano il muretto di recinzione per introdursi all’interno dell’abitazione sita al primo piano attraverso la finestra del balcone che forzavano. Rimanevano dentro circa dodici minuti e quindi uscivano, sempre dalla finestra, fuggivano attraverso le scale, scavalcavano nuovamente il muretto di recinzione e quindi fuggivano via per la strada. Asportavano orologi, macchine fotografiche, cellulari e banconote per un danno di svariate migliaia di euro. Da alcune registrazioni di impianti di videosorveglianza pubblici e privati i poliziotti riconoscevano immediatamente sia Cammalleri sia Campione. Peraltro, quest’ultimo il giorno successivo era tratto in arresto in flagranza di reato dalla Polizia con il figlio ancora minorenne, dopo essersi introdotto con modalità analoghe all’interno di un’altra abitazione dove compiva un altro furto.

Quella stessa giornata, inoltre, la Polizia Scientifica del Commissariato fotosegnalava CAMMALLERI Giuseppe che indossava la medesima felpa che aveva durante il furto.

Sulla scorta di tali univoci elementi la dr.ssa Valentina BOTTI ha avanzato richiesta di misura cautelare, accolta dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Ragusa dr. Giovanni Giampiccolo.

La Procura della Repubblica ha ritenuto, sulla scorta delle risultanze d’indagine svolte dalla Polizia, che ricorrono le esigenze cautelari del concreto pericolo che gli indagati se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti della stessa specie di quello per cui si procede e  che le modalità e le circostanze dei fatti denotano una spiccata pericolosità sociale dei soggetti, tale da rendere assai probabile da parte loro, gravati da numerosi precedenti penali specifici e per Campione anche infraquinquennali, nonostante sia già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s., la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi.

I due pregiudicati, dopo la cattura, sono stati messi, uno agli arresti domiciliari (Cammalleri), l’altro è stato tradotto presso il carcere di Ragusa (Campione).

 

 

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