APPROVATO IL PIANO DI SPESA DELLA LEGGE SU IBLA CON APPENA 14 VOTI

Una maggioranza in frantumi e un piano di spesa della legge su Ibla approvato in Consiglio Comunale con appena quattordici voti: questo quanto rivelato dal segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa Giuseppe Calabrese il quale ha evidenziato come i dodici emendamenti presentati dal partito abbiano ottenuto tutti pareri favorevoli.

Tra le proposte presentate quella del vincolo di somme pari a centomila euro per l’acquisto della chiesa detta della Bambina, lungo la circonvallazione di Ibla oppure l’accantonamento di risorse economiche per la rivitalizzazione di Ragusa superiore attraverso iniziative di carattere nazionale e internazionale. Proposta anche l’istituzione di una biblioteca digitale interattiva con sede nel centro storico.

Quello che però delude di più secondo Calabrese  è la scarsa consistenza di somme appostate per la ristrutturazione di edifici privati, appena cinquecentomila euro: “Noi riteniamo – ha aggiunto – che dopo avere dotato la città di un Piano particolareggiato, strumento per il recupero e la riqualificazione del centro, spingendo la gente ad abitare nell’antico cuore di Ragusa, il principale obiettivo doveva essere quello di mettere a disposizione somme specifiche per l’edilizia privata. La nuova graduatoria dei cittadini che intendono ristrutturare è formata da 160 unità e per accontentare tutti sono necessarie le risorse.”

Il PD aveva presentato un emendamento che aveva ottenuto pareri positivi: esso rastrellava 675mila euro da aggiungere ai 500mila già disponibili. Purtroppo però, come prevedibile, l’emendamento è stato bocciato nonostante le fibrillazioni e le assenze in seno ad una maggioranza in stato precario e all’interno della quale tira già aria di elezioni.

Il PD ragusano ha inoltre contestato le corpose cifre messe a disposizione dell’Uto. “Si tratta – conclude Calabrese – di oltre 200mila euro sulle due delibere approvate nella giornata dell’1 agosto, una riguardava la redistribuzione degli avanzi degli scorsi anni, destinate ai dipendenti per progetti speciali. Somme che offendono la dignità di chi oggi non riesce ad arrivare alla fine del mese. Il PD considera tutto ciò un abuso legalizzato e promette di mettere mano alla questione”.

 

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