ANTOCI: UNA SCELTA LUNGIMIRANTE E VINCENTE

Importante risultato per le politiche territoriali del ragusano: tra i distretti  turistici approvati dall’assessorato regionale al Turismo c’è anche il Distretto turistico degli Iblei che riunisce i 12 comuni della provincia di Ragusa, nonché 6 limitrofi al territorio ibleo (Rosolini, Pachino, Mazzarrone, Grammichele, Licodia Eubea e Vizzini), la Camera di Commercio di Ragusa e dieci associazioni private individuate con un bando ad evidenza pubblica.

Un distretto a carattere territoriale quindi, che entra a pieno diritto nella seconda fascia prevista dal bando regionale.

Per il completamento dell’iter di riconoscimento l’Associazione del “Distretto Turistico degli Iblei”  dovrà fare pervenire all’Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto assessoriale sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, l’atto costitutivo debitamente sottoscritto ed il regolamento organizzativo che riportino i ruoli, le funzioni, le responsabilità dei soggetti aderenti, nonché il Piano di Sviluppo Turistico previsto dall’articolo 7 comma 2 della Legge Regionale 15/09/2005 10.

L’approvazione del distretto turistico degli Iblei è salutata positivamente dal presidente della Provincia di Ragusa Franco Antoci: “L’approvazione del nostro Distretto Turistico da parte del competente assessorato è la conferma che la scelta operata a suo tempo con la costituzione di un’associazione pubblico-privata è stata lungimirante e vincente. Ora bisogna attivare tutte le azioni e le politiche affinché il distretto possa essere operativo al più presto ed essere motore di sviluppo del territorio”.

Anche il presidente dell’Associazione del “Distretto Turistico degli Iblei” Girolamo Carpentieri sottolinea l’importante risultato: “Un riconoscimento strategico per il nostro territorio a vocazione turistica che non poteva perdere quest’opportunità. Ora dobbiamo far sì che il ‘sistema Ragusa’ sia vincente con proposte operative di grande slancio. Considerato che abbiamo lo strumento in mano dobbiamo fare in modo che funzioni al meglio e sia catalizzatore di attività e azioni utili allo sviluppo turistico della Provincia di Ragusa”.

 

 

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