ANTOCI SUL COMMISSARIAMENTO DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

In relazione alla legge approvata ieri dall’Assemblea Regionale Siciliana che prevede di riformare le Province in un successivo ddl da approvare entro la fine dell’anno è stata inserita la norma del commissariamento delle province di Ragusa e Caltanissetta. A tal proposito il presidente della Provincia Franco Antoci dichiara: “L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato una ‘leggina’ per commissariare, alla scadenza del nostro mandato, la provincia di Ragusa. Un provvedimento di poche righe che con atteggiamento volutamente rinunciatario rimanda a data da destinarsi l’adozione di una legge organica sulle province regionali, avvalendosi dell’autonomia che il nostro Statuto ci dà. Invece, dopo mesi di tiramolla in cui si è proposto e detto di tutto e di più, dalla riproposizione dei liberi consorzi, al rinnovo con elezioni degli Organi democratici, al recepimento della legge Monti e così via dicendo, la montagna ha partorito il topolino (leggasi commissariamento della provincia di Ragusa).

Devo esprimere il mio apprezzamento per i 10 deputati (in particolare i deputati parlamentari iblei Ammatuna, Incardona e Ragusa) che sono intervenuti per difendere il diritto della nostra provincia ad essere governata da amministratori eletti da commissari e vice commissari e poi coerentemente hanno votato contro un provvedimento che, ripeto, si caratterizza, per il rinvio delle elezioni e per l’invio di un commissario applicando una legge che prevede tutt’altra fattispecie (scioglimento o decadenza degli organi) ch’è quella della scadenza naturale.

L’on. Leontini si è affannato a dire che con questa legge non si recepisce ‘tout court’ il decreto Monti e si salveranno così le province. Io vorrei rispettosamente far osservare che l’articolo 1 della legge approvata inizia dicendo “spettano alle Province regionali funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività dei comuni nella materie e nei limiti fissati dalla legge”: Le funzioni di indirizzo e di coordinamento non sono certamente quelle gestionali che le Province hanno oggi ma assomigliano in fotocopia a quelle della legge Monti. Questa è certamente una grande vittoria del presidente Lombardo, ma è l’ennesima beffa e sconfitta per una comunità che dalla Regione si sarebbe aspettato molto di più. E che invece dai distretti turistici, al centro di ricerca di contrada Perciata, all’Università e alle infrastrutture ha avuto solo penalizzazioni e colpevoli ritardi.

Nella mia valutazione vi è una grande amarezza: avrei voluto dopo 10 anni spesi per questa comunità passare il testimone ad un altro presidente ‘eletto’ ed invece, dopo aver ricevuto le consegne da un commissario, dovrò passarle ad un altro commissario.

L’on. Ardizzone, intervenendo durante il dibattito in aula, ha parlato di un atto di ‘banditismo istituzionale’, atto che ha trovato il modo di inserire una deroga per il consiglio provinciale di Caltanissetta e addirittura un’altra per consentire ai medici primari di potersi candidare alle prossime elezioni amministrative.

In queste settimane che restano prima della fine del mandato ci spenderemo per completare le opere e gli atti in itinere, sperando poi che un commissario attento possa non far disperdere, quello che con tanta forza, abbiamo cercato di costruire in questi dieci anni”.

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