ANTICO PROVERBIO SICILIANO: LE PENE CHI CE L’HA SE LE TIENE

Una ragazza di 19 anni gravemente handicappata per colpa della burocrazia rischia di vivere in particolari condizioni di estremo disagio. Con un reddito familiare riferito al 2010 con la famglia unita non ha diritto all’accompagnamento. Poco conta se i genitori nel 2011 si sono divisi ed il reddito si è dimezzato, che la casa non è più fruibile che la mamma per l’affitto di un’altra casa paga 350 euro al mese con un guadagno totale di 700. Poco importa se malgrado la generosità di un’assistete sociale (con la mamma di D.S.nella foto ) che ogni giorno sta con la ragazza per un numero di ore maggiore di quello pattuito. Poco importa che la ragazza deve portare due tutor alle braccia per evitare che si faccia del male al viso. Poco importano tutte le altre condizioni di disagio patite da tutta la famiglia, specie dalla mamma che se lavora non può accudire la figlia e se non lavora può morire di famne. Tutte queste cose alla burocrazia non interessano. Ed allora ci pigliamo la briga rivolgendoci al sindaco perchè sia rivista la situazione di questa famiglia e si provveda a tutelare, burocrazia permettendo, la ragazza handicappata.

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