Animalisti pronti a costituirsi parte civile al processo per l’uccisione della pony ad Acate

Rinviato al 2 febbraio in processo a carico di un 35enne accusato di avere ucciso una pony alla periferia di Acate ad aprile del 2022. Un difetto di notifica alle parti offese ha fatto slittare l’udienza di ieri nel corso della quale, comunque,  avrebbe già avanzato richiesta di costituirsi parte civile, un nutrito gruppo di associazioni animaliste, tra le quali anche la Lndc Animal protection, Enpa, Oipa e Leidaa. La pony era stata trovata agonizzante alla periferia di Acate, abbandonata. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la pony era stata sottratta dalla stalla di un parente dell’imputato che l’aveva legata allo sportello dell’auto. La povera bestiola era scivolata senza riuscire a rialzarsi. Era stata trascinata a peso morto e le lesioni del trascinamento ne avevano devastato il corpo fino ai tessuti muscolari. Con le evidenze di alcune ossa rotte e una probabile lesione alle vertebre cervicali, i veterinari dell’Azienda sanitaria di Ragusa, intervenuti sul posto, erano stati costretti a praticarle l’eutanasia. Due le persone coinvolte: chi guidava l’auto che aveva trascinato il povero animale per il quale è appunto iniziato il processo (l’uomo è assistito dal’avvocato Daniele Scrofani) e chi, a un certo punto, secondo la tesi dell’accusa, avrebbe affiancato e preceduto con un’altro mezzo, l’auto in questione a mo’di scorta fino all’abbandono della pony. Ed è proprio questo soggetto, un trentottenne di Acate, difeso dagli avvocati Italo Alia e Giancarlo Biazzo, ad essere stato assolto dal giudice di primo grado con formula piena, per non aver commesso il fatto. 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it