Anche quest’anno a Chiaramonte, il 10 luglio, l’evento “Pride Talks 2021”

Sabato 10 luglio  alle ore 19:00 si svolgerà, presso i Giardini Comunali, l’incontro denominato “PRIDE TALKS2021”.
L’appuntamento, per la seconda volta a Chiaramonte Gulfi, si svolge proprio nel mese luglio che è il mese dedicato all’orgoglio delle persone con disabilità, così come l’anno scorso si era scelto il mese di giugno, giugno dedicato all’orgoglio LGBT+.

L’evento si inserisce all’interno del più ampio progetto “Educare alle Differenze” promosso dall’associazione Passopasso ed è organizzato, in quest’occasione, con la collaborazione di Disability Pride Italia, di Arcigay Catania, del Comitato organizzatore del Ragusa Pride, di Rete Lenford, ActionAid e UAAR e con il supporto tecnico del Comune di Chiaramonte Gulfi.

L’azienda Frantoi Cutrera, fiore all’occhiello tra le aziende chiaramontane nella produzione di olio extra vergine di oliva, metterà a disposizione i suoi prodotti che alla fine dell’evento verranno consegnati ai relatori intervenuti come dono, simbolo delle eccellenze del territorio.

Lo scopo della manifestazione è quello di affrontare, ancora una volta, ma sotto una diversa angolatura, la tematica della diversità, molto attuale soprattutto in questo momento per via del tanto discusso Disegno di Legge Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo che sarà discusso in Senato dal prossimo 13 luglio.
Sotto l’esperta guida degli “addetti” del settore si parlerà quindi del DDL Zan, del delicato equilibrio tra stato laico e Chiesa ma si parlerà anche di disabilità e abilismo, di omotransfobia, di misoginia e di violenza sulle donne.
Cosa vuol dire istigazione all’odio? In che modo la legge punisce i crimini d’odio? Quali sono i limiti della legge italiana e cosa cambierebbe con l’approvazione della Legge Zan?

Saranno presenti Carmelo Comisi di Disability Pride Italia, Federica D’Avola di ActionAid , l’Avv. Lele Russo di Rete Lenford e Arcigay Catania, Massimo Maiurana dell’Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti, e con il contributo del Professore dell’Università di Roma La Sapienza Angelo Schillaci, Costituzionalista e consulente dell’On. Zan per la stesura del disegno di legge.

Lo scopo è quello di sensibilizzare, giovani e adulti, all’importanza delle differenze come risorsa e all’affermazione dei diritti di uguaglianza, al non cedere al pregiudizio culturale e ad ogni altro tipo di discriminazione, odio e violenza.
L’evento sarà seguito da un momento di confronto e dibattito finali.

L’iniziativa è stata anche quest’anno voluta e sostenuta fortemente dal consigliere comunale Giovanni Garretto che da sempre è stato impegnato in azioni per l’affermazione dei diritti di uguaglianza proponendo ad esempio l’istituzione della prima Consulta Comunale per le pari opportunità e l’adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) da parte del Comune di Chiaramonte Gulfi.

Orgoglioso che a Chiaramonte si continui a parlare di questi temi, dichiara Garretto, l’anno scorso la comunità chiaramontana ha risposto molto bene e quindi bisogna continuare a lavorare e a battersi insieme per creare un mondo più inclusivo e rispettoso di ogni diversità contro ogni forma di discriminazione e violenza.
Nel corso della manifestazione, sarà possibile sottoscrivere il referendum Eutanasia Legale, promosso dall’Associazione Luca Coscioni di Marco Cappato.

Dopo la vicenda processuale che ha riguardato Fabiano Antoniani (Dj Fabo) e lo stesso Marco Cappato, accusato del reato di aiuto al suicidio per aver accompagnato Antoniani in una clinica svizzera per il suicidio assistito, con una storica sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto in parte abrogato quell’articolo risalente al codice penale fascista, l’Associazione Luca Coscioni ha deciso di promuovere un referendum per legalizzare l’eutanasia in Italia, contro l’eutanasia clandestina, contro l’accanimento terapeutico e i viaggi in Svizzera, per difendere la libertà di scelta con la certezza del Diritto e dei diritti, per tutte le persone gravemente malate, senza speranza di cure, con sofferenze insopportabili, come Fabiano Antoniani, Piero Welby, Eluana Englaro, Davide Trentini e altre decine di persone, conosciute o meno, che in questi anni hanno reclamato il diritto ad una morte dignitosa.
L’obiettivo della campagna a cui PassoPasso ha aderito, dunque, è quello di raccogliere a livello nazionale 500.000 firme per indire un referendum con il quale dare la parola ai cittadini italiani.

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