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13 Feb 2011 16:27
Dopo la riunione in prefettura tra il sindaco di Santa Croce Camerina Lucio Schembari in rappresentanza del comune, alcuni membri del consiglio comunale con il Presidente Giovanni Barone in rappresentanza dei cittadini. la ditta Mediale con i suoi avvocati. Sua eccellenza il prefetto Francesca Cannizzo a fare da mediatore, non è emersa nessuna novità di rilievo, tanto che il presidente del consiglio fa una seri di appelli.
Il primo, il più importante rivolto ai suoi concittadini:
“Faccio appello alla responsabilità e all’orgoglio dei cittadini Camarinesi, bisogna pagare questo tributo, prendere coscienza che questi signori hanno realizzato un’opera molto costosa, in virtù di un contratto stipulato tra la ditta e i cittadini. Il comune in questo contratto ha la parte di garante con l’unico compito di stabilire le tariffe, che se da una parte non debbono essere troppo alte, dall’altra non debbono lasciare debiti residui che verrebbero conteggiati comunque negli anni a seguire. In linea con quanto detto dal Prefetto bisogna trovare lo spirito di collaborazione giusto tra ente pubblico e privato. Alla ditta Mediale voglio ricordare che tariffe troppo esose porterebbero gli utenti a chiudere i rubinetti. Ai cittadini della fascia costiera ricordo che devono rendersi conto che la loro tariffa deve essere per forza più alta (sono loro i principali beneficiari dell’opera). Quest’opera ha permesso che molti di loro si mettessero in regola per avere i certificati di abitabilità delle loro case.
Un appello anche alla regione Sicilia e al Governatore Lombardo che prenda coscienza che Santa Croce si è dotata di un’opera importante che ha permesso un miglioramento della vita civile, in una zona che va da Punta Braccetto a Casuzze, fortemente urbanizzata, in cui migliaia di abitazioni erano state costruite in assenza di certificati di abitabilità; questa situazione à stata legalizzata solo grazie alla realizzazione del sistema fognario. Quest’opera inoltre ha creato anche un miglioramento della salubrità del suolo e delle acque del mare, infatti abbiamo avuto in questi ultimi anni le bandierine azzurre in acque che prima non erano nemmeno balneabili. Alla Regione chiediamo un contributo annuo per fare fronte alle spese di gestione. Ove questo non fosse possibile l’autorizzazione al Comune a potersi indebitare e poter così accedere ad un mutuo.
L’ultimo appello ma non certo il meno importante alla deputazione regionale e nazionale affinchè trovino il modo di alleviare il debito contratto dai cittadini per il pagamento di quest’opera ”.
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