Almeno per oggi, l’albero di Piano dell’Acqua non è stato abbattuto. FOTO

Era iniziata stamattina presto l’opera di abbattimento dell’albero che insiste all’interno del perimetro della scuola di Piano dell’Acqua, frazione di Chiaramonte Gulfi. E qualche ramo, in effetti, è già stato tagliato.

In mattinata, una ditta incaricata stava provvedendo ad abbattere il Pino D’Aleppo che, è bene precisarlo, nonostante si trovi all’interno del perimetro della scuola, dista 17 metri dalla parete della scuola, e sorge in un piccolo parco che perimetra tutto l’edificio. Sarebbe già stato abbattuto se la casualità non avesse fatto passare dalla strada l’ex vice sindaco di Chiaramonte, Paolo Battaglia che ha ricevuto le prime informazioni circa l’intenzione di procedere all’abbattimento dell’albero.

Sul posto, successivamente, sono intervenuti anche alcuni consiglieri delle forze politiche di opposizione in seno al consiglio comunale: Elvira Ballato, Vito Pavone, Giovanni Presti e il tecnico Giovanni Vivera. Giovanni Presti, del gruppo Chiaramonte Responsabile, spiega: “Quest’albero è nato con la scuola, ha circa 60 anni. Non è assolutamente un pericolo, se lo fosse sarei il primo a richiedere che venga abbattuto. E’ soltanto necessario sfrondarlo e metterlo in sicurezza, basta semplicemente abbassarne l’altezza”. Della stessa opinione anche i consiglieri Ballato e Pavone, tutti favorevoli alla messa in sicurezza, ma non ad abbattere un albero che non crea nessun genere di disagio e che può essere semplicemente sfrondato.

Il tecnico Giovanni Vivera, anche lui sul posto, spiega: “Sono disposto a fare una perizia giurata a titolo assolutamente gratuito circa la pericolosità o meno di questo pino”.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, a chiedere la manutenzione del posto e di attenzionare in particolare l’albero, ritenuto “pericoloso”, è stato il consigliere Salvatore Occhipinti, del gruppo di opposizione “Mario Cutello Sindaco”, in data 18 maggio 2020. Il sopralluogo dei vigili del fuoco, sempre secondo i documenti da noi attenzionati, rileva la notevole altezza del pino e parla di necessaria e idonea attività di manutenzione e scialbatura. Tali pratiche, rientrano nella normale e ordinaria attività di manutenzione. Non ci sembra facciano riferimento a pericoli imminenti.

A questo punto, ci sorge spontanea una domanda: perchè è necessario abbattere il pino? Da quello che abbiamo potuto appurare, nessuno ha detto che vi sia un immediato e reale pericolo che il pino cada o che possa creare danni all’incolumità delle persone. Gode di ottima salute. Piuttosto, com’è giusto che sia, è necessaria un’opera di messa in sicurezza preventiva, ma questo discorso vale per tutti gli alberi del territorio, anche per quelli che insistono in altre località (vedi, ad esempio, quello adiacente alla scuola di Roccazzo). E su questo argomento, tutte le forze di opposizione sono d’accordo.

Non ci sembra di poter rilevare, al momento, una ragione logica e giustificabile circa la necessità di abbattere un albero che ha 60 anni e che non danneggia nessuno. Che venga attenzionato per come è giusto che sia e lasciatelo vivere per altri 60 anni.

 

 

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