ALFANO HA PERSO LA TESTA! ASTRATTI FURORI, ELEVATA CONFLITTUALITÀ, CONFUSIONE, CONTRADDIZIONI

La situazione è allarmante. Il sindaco ha perso la testa ed è incapace di gestire situazioni complesse mettendo a rischio il futuro di due fondamentali infrastrutture: l’ospedale e l’aeroporto.

     Sono queste le valutazioni emerse nel corso della segreteria del PD di Comiso svoltasi ieri sera. Il pressapochismo, i furori tardivi e maldestri, l’elevata conflittualità con tutti gli attori politico-istituzionali coinvolti, stanno producendo danni enormi alla città, alle sue strutture, ai suoi servizi.

     Dal 2008 a oggi sono successe cose da pazzi: Comiso ha perso lo scalo ferroviario per le merci e la condotta agraria oltre a molti altri servizi, grazie alla vacuità dei nostri amministratori. Il sindaco e la sua giunta, oggi minoritaria, avevano ereditato oltre a queste strutture, un vero ospedale con 120 posti letto e un aeroporto sostanzialmente completo dal punto di vista infrastrutturale e tecnologico. Per entrambi, come per tutto il resto, solo fumose dichiarazioni, passerelle, prese di posizione sguaiate e polemiche contro il suo predecessore e il PD, a suo dire responsabili dei suoi stessi fallimenti politico-amministrativi.

     Risultato: l’aeroporto al palo da 34 mesi e l’ospedale, già svuotato di reparti importanti, salvato in estremis dall’on. Pippo Digiacomo con un provvedimento legislativo.

     Per l’aeroporto – ha spiegato il segretario Gigi Bellassai a conclusione della partecipata riunione di segreteria – la faccenda è fin troppo chiara: la struttura è ancora priva di tutti i collaudi e le certificazioni per i quali l’ente appaltante, cioè il Comune, ha precise responsabilità; l’inconsistente capacità d’interlocuzione politica del sindaco Alfano con i vertici governativi della propria parte politica, poi, non ha portato a proprio a nulla, tant’è che saremo costretti, il 18 maggio prossimo, a manifestare davanti al ministero dell’economia per chiedere il decreto del ministro Tremonti, noto esponente del PDL.

     Circa il Regina Margherita, Alfano è il primo responsabile dello smantellamento dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria e ora, alzando infantilmente i toni, cerca un nemico per buttare fumo negli occhi, trovandosi la sua parte politica fuori dal governo regionale dopo aver distrutto la sanità regionale e iblea. Appare invece assolutamente contraddittoria la posizione dell’UDC che a Comiso sostiene Alfano e a Palermo è nel governo regionale.

     Per fare chiarezza: l’Ospedale di Comiso oggi si può chiamare ancora così per il provvedimento legislativo (Decreto assessoriale 25/05/2010) ottenuto dal parlamentare Pippo Digiacomo che grazie a un recente emendamento approvato in commissione Sanità che ha anche salvato il Pronto Soccorso da una sicura chiusura, e in questa fase assieme a tutto il PD sta operando per attuare il cronoprogramma relativo ai lavori per la riorganizzazione dei reparti ospedalieri di degenza in funzione di nuovi posti letto assegnati, che  dovrebbe portare alla fine di luglio ad avere a regime le UU.OO. di Medicina, Chirurgia, Riabilitazione, Lungodegenza, Oculistica, Chirurgia urologica di medio rischio, oltre ai servizi di  Chirurgia plastica e Odontoiatria e agli ambulatori specialistici. Questo è l’unico percorso serio sul quale si può contare per il rispetto degli impegni presi sul rilancio del nostro nosocomio. Urla, minacce, eccessi e stravaganze varie ora non servono, caro Alfano – ha chiosato Bellassai – Dovevi pensarci prima di svendere il nostro ospedale segnandone il destino di smantellamento. Ricordiamo ancora le tue dichiarazioni: “Non uscirà una sola barella dall’ospedale di Comiso!” E invece nei primi di luglio del 2008, hai consentito di far uscire il reparto di Ostetricia e Ginecologia e successivamente quello di Pediatria, rilasciando la seguente, pomposa dichiarazione (una delle tante sull’argomento, che, purtroppo per te, sono state fin qui puntualmente smentite dai fatti): “… grazie al mio intervento presso la direzione dell’Ausl 7 di Ragusa, si è riusciti ad ottenere l’allocazione a Comiso  l’istituzione del servizio Tac entro il 2008, lasciando immutati gli attuali standard dei posti letto.”

     Risultato: Niente Tac e riduzione dei posti letto. E chiaro che, politicamente, sei un vero pezzo da novanta! Tutto quello che prometti e che dici si avvera sempre… ma al contrario!

     Solo nel 2010 ti sei accorto di essere stato gabbato dalla tua parte politica, dai tuoi referenti politici che con il metodo del carciofo e con il tuo consenso, stavano mettendo in serio pericolo la struttura, salvata grazie alle documentate azioni del PD e del suo parlamentare. E ora, come l’ultimo dei saltimbanchi politici, fai finta di strapparti le vesti! Ma fai la persona seria! Sforzati di esercitare opportunamente il tuo ruolo nelle sedi istituzionali, ché amministrare non è un gioco!

Vorremmo comprendere, infine, come l’UDC locale possa fare da stampella (per qualche poltroncina?) a questi autentici dilettanti allo sbaraglio, assumendosi la grave responsabilità di compromettere pesantemente il futuro della città.

     Il PD chiede alle forze politiche e alla cittadinanza di alzare la guardia, e ribadisce il proprio impegno per il rilancio dell’Ospedale e l’apertura dell’aeroporto.”

 

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