È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ALESSANDRA SGARLATA SU NOMINE E CONTRONOMINE
31 Mag 2012 11:44
Sono veramente indignata e arrabbiata per tutte le notizie sconcertanti che arrivano dalla stampa in questi giorni.
Cominciamo da un deputato regionale che non adempie al proprio dovere, non convocando le commissioni, appropriandosi così indebitamente dei nostri soldi. La gente non sa cosa mangiare, non ha come pagare le bollette e si continua ancora a sperperare. I nostri rappresentanti alla Regione, invece di predisporre i dovuti controlli e di opporsi che fanno? Alimentano questi sprechi e piuttosto che recuperare soldi da destinare alla nostra provincia stanno a guardare. E poi quando pretendiamo i fondi della legge 61/81 si attribuisce la colpa ai componenti del Partito Democratico di Ragusa perché i soldi non arrivano. Mah…
E poi. Un ex ex ex senatore ormai con incarichi e impegni marginali nel partito di appartenenza che resuscita e si propone come candidato papabile alla Regione. “Ma mi faccia il piacere” avrebbe detto Totò.
E ancora. Un altro componente dello scenario politico ibleo che pur di avere l’onore e l’onere di fare parte dell’establishment regionale, in barba a tutti gli accordi politici in loco, si precipita da Lombardo a scodinzolargli tra le gambe e ad accettare qualsiasi ruolo voglia assegnargli.
Scusate lo sfogo e chiedo scusa anche ai dirigenti del mio partito del circolo di Ragusa di cui vado fiera. Ma sono veramente stufa di essere rappresentata da uomini, e ripeto uomini prima di essere politici, di questo genere. La politica sarà pure assegnazioni di cariche, di posti, sarà sempre caratterizzata da accordi vari ma a tutto c’è un limite. E in primo luogo deve essere posta l’integrità morale personale. Se ancora esiste.
Voglio ricordare, in proposito, le splendide parole di Stefano Rodotà dette domenica scorsa all’auditorium San Vincenzo Ferreri. Nel presentare il suo libro, Rodotà ci ha ricordato che ancora la moralità esiste e deve esistere per sempre tra una politica che affonda e un populismo che di essa vuole liberarsi, bisogna riaffermare la moralità delle regole. Rodotà ha continuato dicendo che “la moralità delle regole trova il suo primo fondamento in una politica ‘costituzionale’, esattamente quella mancata in questi anni. Solo così il moralismo non è la rivolta delle anime belle, la protesta fine a se stessa, ma si incarna in azione e si fa proposta politica. Contro il malaffare e illegalità servono regole severe e istituzioni decise ad applicarle, ma serve soprattutto una diffusa e costante intransigenza morale. Serve un’azione convinta di cittadini che non abbiano il timore d’essere definiti moralisti e che ricordino in ogni momento che la vita pubblica esige rigore e correttezza. Bisogna tenere l’occhio aperto sulla folla di fatti minuti e indecenti, registrarli e denunciarli per il bene comune”.
Dov’è finita la proposta, di cui tutti si riempiono la bocca, sul rinnovamento della politica, del ritorno a parlare con la gente e capire le loro vere esigenze? I dinosauri tornano a vivere, ma non siamo in un film. Saranno riportati alla cruda realtà anche se ancora non hanno capito qual é.
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