ALCUNE INTERESSANTI ALTRE MENO MA SI DISCUTE

In seduta di prosecuzione, il consiglio provinciale ha approvato alcune mozioni d’indirizzo, anche se ha bocciato la prima ch’è stata discussa e proposta dal consigliere Mustile (Se), riguardante la possibilità di rifinanziare un progetto che contrastasse in provincia di Ragusa il fenomeno del gioco d’azzardo. L’esito della votazione è stato contrario con 5 consiglieri astenuti 3 favorevoli e 4 contrari.

La seduta è proseguita con l’esame di una mozione d’indirizzo del consigliere Pelligra (An) in cui si proponeva la creazione di un comitato provinciale per la protezione civile ai fini di una più efficiente gestione delle emergenze in caso di calamità naturali. L’assessore provinciale alla Protezione Civile, Salvo Mallia ha replicato che esiste già un progetto in tal senso tramite il Piano Provinciale di Protezione Civile e che prevede esattamente il ruolo che ogni organismo, pubblico o di volontariato, dovrà avere al momento di eventuali eventi calamitosi. Rispetto alla notizia riferita da Mallia, la consigliera Padua (Pd) ha dichiarato che sarebbe opportuno attuare campagne pubbliche d’informazione per far conoscere ai cittadini come comportarsi durante l’emergenza. Posta ai voti la mozione è stata approvata all’unanimità.

In seguito il consigliere Mandarà (Pdl) ha letto la mozione, sottoscritta anche dai consiglieri Abbate (Se), Criscione (Pid), Burgio (Mpa), Colandonio e Failla (An) circa l’istituzione di un fondo di garanzia a supporto delle aziende agricole-artigianali-commerciali della provincia di Ragusa. Sono intervenuti a sostegno dell’iniziativa, con varie argomentazioni, Abbate (Se), Barrera (Mpa), Iacono (Idv), Padua e Ficili (Udc) e la votazione finale ha registrato l’unanimità dei consensi. Discussa altresì la mozione dei consiglieri Tumino e Barone (Pd) riguardante la modifica dell’art.40 comma tre dello statuto provinciale affinché venisse  garantita la presenza delle donne all’interno della Giunta provinciale. I consiglieri Pelligra e Moltisanti (Pdl), si sono dichiarati contrari alla proposta in quanto considerano un oltraggio per le donne una riserva prevista per legge, poiché dovrebbe essere privilegiata la meritocrazia e non l’appartenenza ad uno dei due sessi. La consigliera Barone, durante la propria replica ha invece sostenuto con forza la proposta asserendo che la nostra Costituzione repubblicana garantisce già la parità d’accesso alle cariche pubbliche, comprese le province. Il consigliere Mandarà (Pdl) ha dato il suo contributo al dibattito chiedendo che in conferenza di capigruppo possa venire riproposta la Commissione Pari Opportunità. Il consigliere  Di Paola (Udc) ha invece ritenuto le preoccupazioni del gruppo Pd un falso problema perché, ha sostenuto, che le donne valide in politica si affermano comunque. I consiglieri Burgio (Mpa), Iacono (Idv) e Poidomani (Gruppo Misto) hanno dichiarato il loro sostegno alla proposta auspicando una maggiore presenza delle donne nella vita amministrativa degli enti pubblici. Alla fine di tutti gli interventi il consiglio ha respinto la mozione con 6 no, 6 si e 3 astenuti votando di seguito di aggiornare il Consiglio a data da destinarsi. (a.r.)

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