Al “Quintino Cataudella” di Scicli incontri e riflessioni in ricordo delle vittime innocenti di mafia

In vista del 21 marzo, giornata nazionale dedicata alla lotta alle mafie ed al ricordo delle vittime delle mafie, prosegue il percorso di legalità avviato dall’Istituto di Istruzione superiore “Quintino Cataudella” con incontri e seminari che hanno impegnato in questa prima metà del mese studenti e docenti. La ripresa voluta dal preside Enzo Giannone, dopo lo stop della pandemia proprio nel marzo del 2020, coincide con la preparazione alla XXVIII° Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata e promossa dall’associazione Libera.

Incontri, seminari e riflessioni sui temi della legalità

“Abbiamo organizzato incontri e momenti di riflessione volti a consolidare negli studenti una memoria viva e condivisa ed un impegno attivo contro le mafie, la corruzione e l’illegalità – spiega il preside Enzo Giannone – è un voler fare qualcosa di tangibile per non dimenticare e per continuare a costruire conoscenze sensibili e consapevoli nei giovani indirizzate all’impegno civile e contro ogni forma di illegalità mafiosa”. All’incontro di sabato scorso con il rappresentante regionale di Libera, Vittorio Avveduto, seguirà quello di venerdì 17 marzo. Gli studenti del “Quintino Cataudella” incontreranno, nell’auditorium dell’istituto, il giornalista Giulio Francese, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e già presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia che parlerà sul tema “Il giornalismo vero e la sfida alla mafia”.

La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

A spiegarla è la stessa associazione Libera di don Luigi Ciotti nei suoi canali social: “l’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi ed i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. Il 1° marzo 1996, con voto unanime alla Camera dei deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

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