È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AL PARCHEGGIO DI VIA DALLA CHIESA MEGLIO L’INFERNO
22 Ott 2012 15:37
Egr. Direttore, Le scrivo per fare a Lei valutare quanto occorsomi, nella tarda mattinata, presso il parcheggio pluripiano adiacente al Tribunale.
Sono uno di quei cittadini che apprezzano molto i parcheggi di cui si sta dotando la nostra città: anche se, contrariamente alle mie abitudini, talvolta sono costretto a fare qualche passo in più rispetto alla mia destinazione, apprezzo questo genere di infrastrutture per diversi motivi.
Prima di tutto si lascia la macchina al coperto e quindi all’ombra, non si devono fare manovre, viene tutelata la sicurezza dell’autovettura da piccoli incidenti di parcheggio e la struttura è, in sostanza, sorvegliata. Tutto questo vale bene le cifre irrisorie che si pagano.
Stamane, dovendomi recare presso il Tribunale, mi dirigo senza esitazioni all’ingresso del parcheggio di via Natalelli: vengo accolto da un cartello che limita il parcheggio ai primi due livelli (0 e 1) per lavori di manutenzione che interessano i livelli 2, 3 e 4. Anche se mastico amaro (la mia aspirazione è quella di posteggiare quanto più vicino all’uscita pedonale, posteggio al 1° livello e mi dirigo verso l’ascensore.
Torno però sui miei passi e cerco di richiamare l’attenzione di un giovane che si trovava al piano strada e, non sbagliandomi nell’aver capito che fosse una sorta di impiegato/custode della struttura, gli chiedo se nel caso l’ufficio al 4° livello (quasi una premonizione) fosse chiuso e come avrei dovuto fare per pagare in caso di sua risposta affermativa.
Il giovane mi conferma che l’ufficio si sarebbe potuto trovare chiuso ma, in ogni caso lui si sarebbe trovato, se non in ufficio al piano 0 per accettare il pagamento. La cosa mi sembra inusuale ma l’accetto anche se il mio pensiero va subito alla possibilità che poi non avrebbe avuto in tasca il resto necessario.
Avevo comunque messo le mani avanti per evitare di ricorrere alla macchinetta automatica per il pagamento: sono per natura avverso a marchingegni che, dalle nostre parti, funzionano sempre poco e preferivo, in ogni caso, pagare al cassiere in ufficio, cosa che ho evidenziato all’impiegato, dicendo che in caso contrario sarei uscito e mi sarei cercato un parcheggio fuori.
Intorno alle ore 12,15 esco dal Tribunale, mi dirigo all’ingresso pedonale del parcheggio e scendo al livello 4, dove c’è l’ufficio. Trovo la porta chiusa e scendo quindi in ascensore al livello 1 dove si trovava la mia vettura.
Per inciso debbo rilevare come i pianerottoli erano ingombri di sacchi di materiale edile e dappertutto dominava la sporcizia tipica di un cantiere aperto. Ma lasciamo stare questo e tolleriamolo per i lavori di manutenzione in corso. (verrebbe da chiedere quali conoscendo la struttura, peraltro nuovissima)
Non incontro l’impiegato, quindi salgo in macchina e scendo al livello 0: anche qui non c’è anima viva e non risponde nessuno, né a richiami verbali né al suono del clacson, debbo preoccuparmi di fare manovra e fare passare un’altra autovettura che deve uscire (aveva pagato nella macchinetta).
Nella colonnina all’uscita c’è una sorta di campanello con citofono, azionandolo si sente il suono tipico di un telefono in attesa di risposta, risposta che però non arriva.
Per natura sono un tipo assai nervoso e ansioso, ansia aggravata da una cardiopatia ischemica, cosa che fa andare la mia mente ad una simile situazione in caso di emergenza sanitaria, prigioniero, anche per poco tempo, di questa struttura di cemento, per la leggerezza e superficialità di chi la gestisce
Sono stato costretto a telefonare al 113, ore 12.42, almeno ho avuto il piacere di verificare la sollecita efficienza del Pronto Intervento della Pubblica Sicurezza, che debbo ringraziare pubblicamente, non solo per essere riuscito a rintracciare immediatamente il responsabile del parcheggio, ma più ancora per la telefonata ricevuta dallo stesso operatore appena 5 minuti dopo, cosa che mi ha confortato non poco per avermi reso consapevole di avere sempre qualcuno accanto, anche in situazioni che, se non lo sono, possono diventare difficili.
Lascio alla Sua immaginazione il vivace scambio di battute con l’impiegato che, preso alla sprovvista, prima mi dice che era in ufficio, poi mi dice che aveva messo il biglietto “torno subito”, poi cerca di chiudere la discussione accampando la giustificazione che era alla toilette e che in ogni caso era mancato per pochissimo tempo, il tutto con la pretesa che io considerassi chiusa la vicenda a fronte di non pagare il ticket per la sosta. Dimenticavo di dire che il suo esordio è stato : “Cosa è successo ?” – si aspettava forse di trovare auto in fiamme e una grossa vettura in bilico dalla finestra del 4° livello, come per gli inseguimenti nei film di spionaggio che vedono sempre protagonisti parcheggi pluripiano.
Lettera firmata
Nel ribadire il massimo plauso per l’operato della Polizia, mi astengo dal fare commenti sulla gestione del parcheggio. Dico solo che, se ci va poca gente, i motivi potranno esserci.
Resto comunque a disposizione della gestione nel caso non fosse condivisa la decisione di non farmi pagare il ticket della sosta.
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