AL CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA: LA ‘FINTA’ RIDUZIONE DEL GETTONE DI PRESENZA

Il civico consesso modicano, recentemente, ha approvato la riduzione del trenta per cento del gettone di presenza dei consiglieri comunali ma nello stesso tempo, però, ha aumentato vistosamente le sedute consiliari. Addirittura, cinque consigli comunali soltanto nell’ultima settimana di novembre e ciò a fronte di tre o quattro sedute mensili del periodo precedente l’entrata in vigore della suddetta riduzione. In sostanza: “Fatta la legge trovato l’inganno!”. Infatti, alla riduzione del trenta per cento del gettone, basta aumentare il numero delle sedute consiliari e delle commissioni di un altrettanto trenta per cento per far sì che gli introiti a beneficio dei consiglieri comunali restano immutati o che addirittura e paradossalmente crescano. E’ quanto, temporaneamente, si sta verificando dentro il Palazzo di Città e ciò nonostante le apparenze e la ‘finta’ buona intenzione di chi ha proposto e approvato la riduzione del gettone di presenza. Di contro, come se tutto ciò non bastasse, si registra la massiccia assenza dei consiglieri comunali ogni qual volta viene convocato un consiglio comunale in adunanza aperta, come nel caso della seduta del 20/11/2015, dove all’appello del segretario comunale ne mancavano ben diciannove su trenta. E guarda caso, in tali sedute, dove all’ordine del giorno vi sono temi di fondamentale importanza, il gettone non viene erogato! Per non parlare del costo economico che grava sulle già ‘povere’ casse dell’Ente. I cittadini, infatti, devono sapere che ogni seduta del consiglio comunale viene a costare circa 1.500 euro e con i tempi che corrono anche tali costi andrebbero ridotti all’osso piuttosto che aumentati, come, di fatto, avviene. Il M5S Modica, al fine di evitare che anche a Modica si ripeta quanto già avvenuto in altre città, come ad esempio Siracusa, con la cosiddetta ‘gettonopoli’ portata alla luce dai nostri attivisti aretusei, invita tutti i consiglieri a fare buon uso delle sedute, cercando di limitare al massimo i costi (a carico della cittadinanza) e auspica una partecipazione numerosa e attiva nei consigli comunali aperti, proprio per l’importanza dei temi che in tali consigli vengono, di volta in volta, trattati nonché per rispetto delle istituzioni cittadine.   

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