AGRICOLTURA, INCARDONA CHIEDE INCONTRO CON ASSESSORE D’ANTRASSI

Convocare in Commissione Attività Produttive, nel corso della prima seduta utile, l’Assessore regionale all’Agricoltura per affrontare i temi della crisi nel settore agricolo e cercare di individuare alcune direttrici da seguire. Questa la richiesta che l’on. Carmelo Incardona, coordinatore provinciale di Forza del Sud per la provincia di Ragusa, ha rivolto al presidente della III Commissione Parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Salvino Caputo.

La Commissione Attività Produttive del Parlamento siciliano, competente in materia di agricoltura – spiega Incardona – è il tavolo politico naturale sul quale portare certe questioni e, nell’occasione, far sì che l’Assessore D’Antrassi possa relazionare sull’argomento. Non solo, l’Assessore dovrà ascoltare i deputati presenti che avranno modo di presentare le loro idee. Forza del Sud, il sottoscritto in particolare, intende sottoporre al Governo la necessità dell’istituzione di un marchio di qualità e di origine per le produzioni agricole siciliane”.

Il marchio servirebbe a più scopi, primo tra tutti – prosegue l’esponente di FdS – la tracciabilità del prodotto agricolo, permettendo una migliore tutela dell’identità della produzione locale e rendendo più complicata la commercializzazione di prodotti esteri che, sempre più spesso, vengono spacciati per tipici delle nostre zone. Chi si dichiara contrario a questa misura, più o meno consapevolmente, fa il gioco della grande distribuzione che ha maggiore interesse nel vendere i prodotti con il loro marchio piuttosto che, per fare un esempio, il ciliegino di Vittoria”.

“E’ vero che le aziende hanno bisogno di aiuti economici – continua Incardona – ma è altrettanto vero che le modalità con cui si muove il mercato sono sleali. Ne consegue un evidente danno per i nostri agricoltori che, a dispetto di qualsiasi sostegno economico, continueranno a non vendere e, quindi, ad avere bisogno di contributi”.

“Ecco perché – conclude Incardona – sono fermamente convinto che il marchio di qualità sia necessario e utile al pari dei contributi elargiti dalla Regione. Grazie al marchio, però, si potrà avere una vera concorrenza nella quale l’acquirente potrà valutare realmente il rapporto tra qualità, prezzo e provenienza di un prodotto. Sono certo che l’Assessore D’Antrassi non potrà che essere d’accordo”.

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