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“Affacciati alla finestra amore mio”. Benvenuta Morena. E i parenti la guardano dalla finestra
24 Mag 2020 17:37
Ed è stato così anche per lei, piccola Morena, che ha deciso di nascere alle 7.45 di un fresco Giovedì di Maggio, il 21 precisamente, quando il mondo fuori aveva già ripreso a pulsare, frenetico, nascosto dietro mascherine, guanti e gel igienizzanti, quasi come se nulla fosse accaduto.
Un mondo stordito, ma vivo.
Come la sua mamma e il suo papà, che tanto avevano sognato di vivere quel momento, stretti in un abbraccio senza tempo, e non con il timer: “È ora di uscire”, perché non c’è posto in sala parto per i neo papà, l’emergenza non è ancora rientrata.
A casa tornano da soli questi papà, figli del lockdown, confusi, distratti, con lo sguardo perso nel vuoto. Comprano palloncini e fiori, preparano la cameretta della bimba, per tenersi occupati, per dimostrare il loro amore, per dire "sono qui, anche se mi hanno tenuto lontano da voi, ci sono, non vi sono mai stato così vicino come ora".
E finalmente quel giorno è arrivato: Morena è pronta per essere dimessa, la madre sta bene. Papà è in trepida attesa: chiude la porta di casa e questa volta sa che quando tornerà non sarà più come prima, sarà molto meglio, anche se ancora non lo sa, anche se ancora non lo riesce a concepire.
Benvenuta al mondo piccola Morena. Auguri Piero, auguri Loriana.
articolo di Roberta Brugaletta
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